venerdì 12 maggio 2017

MISTERI DI SAN MINIATO AL MONTE, FIRENZE

  significato dello zodiaco della navata

Traduzione dal testo di Fred Gettings (1978)
(tratto da: http://www.accademiametafisica.org/it/home/37-altri-insegnamenti/47-i-misteri-di-san-miniato-al-monte)Prima parte

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Lo zodiaco in marmo della navata di San Miniato al Monte in Firenze e’ il piu’ notevole zodiaco d’Italia, se non di tutto il mondo. L’iscrizione latina sulla lastra di marmo accanto lo chiama ‘numine celesti’ ‘una divina immagine del cielo’, ed a ragione. Un attento studio dello zodiaco in relazione alla chiesa rivela che si tratta molto piu’ che un semplice, enorme zodiaco – e’ una macchina filosofica, collegata in modo straordinario con molti simboli all’interno della chiesa e anche alla facciata esterna. E’ stato concepito ed attentamente orientato in modo da esprimere un profondo rapporto fra l’essere umano, il cristo, ed il moto del sole ogni giorno e ogni anno del suo apparente spostamento intorno alla terra. Questo zodiaco offre una sottile rappresentazione simbolica che sarebbe stata immediatamente intesa dal fedele del Medioevo, ma oggi e’ forse difficile afferrare con la mente moderna senza particolari indicazioni.
            …Chi non conosce bene i simboli paleo-cristiani potrebbe stupirsi di trovare uno zodiaco dentro una chiesa: la maggior parte delle persone tende a considerare lo zodiaco e le concezioni astrologiche ad esso connesse come completamente pagani. Invece lo zodiaco e il patrimonio figurativo dell’astrologia furono ‘cristianizzati’ molto presto, al punto che ciascuno dei dodici segni fu permeato di precisi concetti cristiani. L’iconografia dello zodiaco ha, naturalmente, radici precristiane: i simboli dei dodici segni, che tutti conoscono, furono elaborati nei centri misterici egitto-babilonesi e giunsero in occidente attraverso la cultura greca antica, assorbita e trasmessa dagli Arabi. Lo zodiaco rappresenta il simbolo piu’ elevato degli antichi culti misterici, e richiedeva solo leggeri mutamenti per essere perfettamente integrato nel nuovo sistema misterico del Cristianesimo. Gli artisti e costruttori medioevali non tardarono a intuirne il significato spirituale, e l’importanza i un ciclo di simboli che stabiliscono un legame tra Cielo e Terra: impararono ben presto ad adoperare alcuni concetti dello zodiaco per rivelare i misteri dell’Incarnazione e del Messaggio di Cristo.
Il loro atteggiamento si basava sulla convinzione che, se lo zodiaco era una valida rappresentazione dell’essere umano, con ogni segno corrispondente ad una parte del corpo ed a un particolare stato d’animo, allora poteva anche essere utilizzato per rappresentare le qualita’ spirituali che si trovano nell’uomo, in quanto dimora del dio solare Cristo. Proprio come il sole scandisce il vero zodiaco, cosi’ Cristo rivela il vero uomo. Seguendo questo filo analogico, mediante il potere di suggestione dello zodiaco, il corpo umano e il corpo di Cristo si sono fusi in un unico simbolo, armoniosamente legato al moto del sole sia nel suo sorgere e tramontare ogni giorno, sia nel suo fecondo transito annuale che scandisce il ritmo delle stagioni nel corso dell’anno.
Un’analisi dello zodiaco di San Miniato al Monte dimostra che il suo simbolismo rappresenta indubbiamente la massima espressione di questo sforzo medioevale di cristianizzare l’astrologia ereditata dal mondo pagano, e riesce a stabilire un convincente parallelo tra cielo e terra, tra l’uomo e Cristo, tra il ‘quotidiano’ e il ‘miracoloso’.
Molte sono le ragioni per cui lo zodiaco in marmo della navata di San Miniato a Monte e’ senza eguale. Non solo e’ il piu’ grande zodiaco marmoreo d’Italia e il solo zodiaco pavimentale d’Europa che sia datato, ma e; il punto focale di un simbolismo focale che si riferisce all’Incarnazione di Cristo.
La data, scritta in numeri romani, e’ incisa sul pavimento marmoreo compreso tra lo zodiaco e il portale centrale della chiesa e’ l’anno 1207. Procedendo per l’analisi dei misteri dello zodiaco, scopriremo che questa data e’ di estrema importanza, e non si riferisce soltanto all’anno di fondazione dello zodiaco stesso.
Ragioni di stile hanno motivato l’ipotesi che lo zodiaco fosse stato importato dall’Oriente – in particolare da Costantinopoli, che era stata saccheggiata nel 1204 dai soldati della IVa Crociata. Tuttavia sia considerazioni stilistiche che il significato presente nella basilica stessa sembrano escluderlo. Non c’e’ dubbio che lo zodiaco fu concepito interamente in loco, per rispondere a precise esigenze del programma simbolico sottinteso dall’intera chiesa di S. Miniato.
Le dodici raffigurazioni dei segni zodiacali sono tipiche della tradizione iconografica medioevale, tranne che per alcune, importanti eccezioni. Peraltro il immagini dello zodiaco sono cambiate poco dal XIII° secolo che il visitatore moderno riconoscera’ facilmente ognuno dei segni. Il primo segno l’Ariete si trova immediatamente a Nord rispetto al centro (guardando verso l’abside, all’’estremita’ orientale’). Sia L’Ariete che il Toro sono rappresentati in posizione rampante, ambedue girati in senso orario. Seguono cioe’ schematicamente l’apparente movimento del sole nel cielo, come anche gli altri segni. Mentre e’ raro riscontrare questa direzione in altri zodiaci medioevali non ci sorprende in questo contesto semplicemente perche’ si e’ dimostrato che S. Miniato  stessa fu costruita sulla base dell’antica tradizione che identificava Cristo a una divinita’ solare. L’immagine dei Gemelli subi’ qualche trasformazione nel corso del Medioevo: qui e’ chiaramente raffigurata come maschio e femmina, vestiti, si direbbe in abiti medioevali. Originariamente i Gemelli erano ambedue maschi, e si riferivano al mito di Castore e Polluce. Il Cancro, oggi comunemente identificato con un granchio, solo raramente appare in questa forma negli zodiaci medioevali – piu’ spesso si tratta di una seppia o di qualcosa di simile. Il Leone e’ rappresentato nella sua identita’ regale, mentre la Vergine e’ una giovane donna con in mano probabilmente una spiga di grano, ma potrebbe essere anche una conocchia, con riferimento alla Vergine Maria che spesso e’ stata collegata simbolicamente con la Vergine della zodiaco. Anche la Bilancia e’ una donna, che regge una piccola bilancia. Lo Scorpione e’ a tutti gli effetti uno ‘scorpione medioevale’, corrisponde cioe’ alla concezione medioevale di questo segno: un ‘verme di terra’, che non morde mai sul palmo di una mano. Il Sagittario e’ un centauro con l’arco, che simboleggia in modo piu’ completo delle moderne raffigurazioni dell’arciere a cavallo in fondamentale conflitto tra l’uomo e la bestia che qualifica il segno. Il Capricorno assomiglia quasi a un canguro in questa immagine di una capra marina, che deriva direttamente dal pantheon dello zodiaco babilonese nell’importante dualismo di ‘terra’ e ‘acqua’, essenziale per intendere la natura del segno. L’Acquario e’ l’immagine piu’ danneggiata, ma ancora riconoscibile il portatore d’acqua (con l’anfora sulla spalla), che versa l’acqua dello spirito a tutta l’umanita’. I Pesci sono l’unico segno, che si allontana radicalmente dalla tradizione antica e moderna, ed e’ proprio questa deviazione a dare il la’ al simbolismo mistico di S.  Miniato.
Ciascuno dei dodici segni dello zodiaco e’ stato messo in relazione non solo con una particolare forma del temperamento umano, ma anche con una parte del corpo e un’attivita’. Il diagramma medioevale (fig. L’uomo zodiacale) illustra la tradizione nel suo aspetto esteriore, ma non bisogna dimenticare che la questione dei domini ha implicazioni piu’ profonde. Per esempio l’Ariete presiede non solo alla testa ma anche al ‘procedimento della testa’ , cioe’ al pensiero ed alla formazione delle idee, mentre il Toro, domina non solo la gola ma anche la ‘funzione della laringe’, cioe’ il linguaggio e la parola umana. Nell’immagine dell’uomo zodiacale l’Ariete e’ collocato sulla testa, il Toro intorno alla gola, mentre l’ultimo segno dello zodiaco, i Pesci, e’ raffigurato nei due pesci ciascuno attaccato al piede. Vedremo che questa antiche raffigurazioni sono importanti nel contesto del simbolismo nascosta di S. Miniato.
Solo due simboli di questo zodiaco sono stati adattati specificatamente in rapporto a S. Miniato. Si tratta del Toro e dei Pesci. Nell’ambito dello zodiaco cristiano il Toro e’ stato interpretato come un’immagine di Cristo che ha sacrificato la vita ed il proprio corpo per la Redenzione dell’Uomo. In origini e la simbologia di questo toro era connessa con i misteri mitriaci, che nei primi secoli dopo Cristo contesero il predominio al Cristianesimo. L’immagine centrael del culto mitriaco era quella di un toro nel momento di essere sgozzato, affinche’ il suo sangue irrorasse la terra: talora uno scorpione lo aggredisce ai genitali. Dal punto di vista dell’astrologia il simbolismo e’ piuttosto evidente, poiche’ il Toro e lo Scorpione si contrappongono nello zodiaco. Inoltre l’idea del Toro sgozzato stabilisce un nesso tra quest’immagine e Cristo, che ha versato il Suo sangue per redimere la terra. Questa immagine di Cristo come toro, associato a tali significati simbolici, e’ usata generalmente per esprimere il sacrificio di sangue e la discesa nella materia. Il Toro e’ il primo segno di terra. Un’ulteriore associazione derivata dall’idea del dominio del Toro sulla gola, perche’ si faceva risalire al Toro anche il suono della parola umana. L’idea che il linguaggio parlato fosse sotto il domino del Toro si estese fino a comprendere nel suo dominio il Verbo stesso. Il simbolismo zodiacale segreto del Cristianesimo si approrio’ del Toro come simbolo della parola incarnata, del Logos. Questo importante concetto cristiano si trova magnificamente espresso nel simbolismo zodiacale di S. Miniato, come vedremo alla fine.
Se il Toro riguardava la discesa del Verbo nella materia, il dodicesimo segno, i Pesci, riguardava l’ascesa dello Spirito. L’idea e’ che il tipo Pesci vive nel poetico mondo ‘acquatico’ di quello che oggi chiameremmo l’inconscio. Nello zodiaco cristiano l’immagine dei due pesci richiama l’idea dello spirito e dell’anima, legati assieme dalla cordicella d’argento che tenevano in bocca. La tipica immagine medioevale dei Pesci esprime questa idea mostrando i due pesci che nuotano in direzione opposta; una raffigurazione del genere si puo’ vedere nello zodiaco marmoreo sul pavimento del Battistero di Firenze, che e’ nello stesso periodo di quello di S. Miniato, anche se di minore fattura e concezione. L’essenza ‘spirituale’ dei Pesci fu messa in chiaro rapporto con la natura spirituale di Cristo.
Comunque fin dai primissimi tempi Cristo era stato messo in relazione con l’immagine del pesce. I pesci disegnati nelle catacombe erano i simboli di Cristo, e sono state proposte molteplici interpretazioni per spiegare questo simbolo. Lo zodiaco di S. miniato ignora il tipico simbolismo medioevale: i pesci si presentano allineati nella stessa direzione, e non sono uniti da nessuna cordicella d’argento.
In questa duplice immagine del Toro e dei Pesci appaiono i due poli della natura di Cristo, che tanto hanno preoccupato la Chiesa dei primi tempi, Vediamo nel Toro l’immagine di Cristo, ‘lo spirito che si e’ fatto uomo’ per morire nel mondo. Nei Pesci vediamo l’immagine di Cristo che era spirito, libero di lasciare il piano fisico dopo la morte, in segno di Vittoria sulla Morte. La prima e’ un’immagine di incarnazione, mentre la seconda e’ un’immagine di Liberazione dalla Carne.
I Pesci controllano il piede nell’uomo (fig. L’uomo dello zodiaco). Se ci disponiamo al centro dello zodiaco, il Cristo-Pesci si trova ai nostri piedi, nella fredda effige marmorea dei due pesci. E’ proprio la singolarita’ di questa immagine – il fatto che si allontani dal consueto simbolismo medioevale – ad indirizzarci verso il primo dei grandi misteri di S. Miniato. Se guardiamo in basso verso questi due pesci, restando sempre al centro dello zodiaco, scopriamo di essere implicati in una straordinaria rappresentazione simbolica, in quanto ci troviamo sull’immagine del sole, al centro dello zodiaco.
Secondo la cosmologia medioevale la terra ,e non il sole, si trovava al centro del Creato. Tutto il mondo delle gerarchie spirituali ruotava non intorno al sole, ma intorno alla terra, e lo zodiaco medioevale presenta di solito una visione geocentrica – come ad esempio nello zodiaco del Camposanto di Pisa o nel Duomo di San Gimignano. Eppure qui, in questa tarsia marmorea, troviamo il sole al centro, in aperta sfida alla concezione medioevale dell’ordine delle cose! Vedremo che cio’ e’ perfetta armonia con il simbolismo segreto di S. Miniato.


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