sabato 27 dicembre 2014

Per ricordare Ipazia d'Alessandria nell'Urbe


Roma. Una piazza per 

Ipazia


Roma. Una piazza per Ipazia
Ipazia era una donna libera ed una libera pensatrice, simbolo della laicità, del sapere trasmesso per insegnamento e della libera ricerca scientifica, vittima dell’integralismo religioso, dell’opportunismo politico e della violenza dell’uomo sulla donna. Ipazia è stata una figura poliedrica la cui attualità risiede nel fatto che l’essere umano ha da sempre dovuto lottare per la propria libertà e identità.
Ipazia è stata filosofa neo-platonica, astronoma, matematica, nata ad Alessandria d’Egitto intorno al 360 d.C. Fu l’ultima discepola alessandrina dopo la distruzione della biblioteca e della scuola filosofica di Alessandria voluta dall’imperatore Teodosio nel 391. Ipazia continuò a insegnare e studiare sino al marzo del 415, quando su istigazione del vescovo Cirillo fu catturata dai monaci Paraboloni, sue guardie personali e guidate dal vicevescovo Pietro il Lettore, accecata, lapidata, fatta a pezzi e bruciata.
Nel 2015 cade il sedicesimo centenario della sua morte e a Roma manca un luogo, un toponimo che la ricordi è per questo che i seguenti firmatari chiedono che venga intitolata a suo nome una piazza, o in alternativa una strada o altro luogo pubblico.
La sezione Anpi "Franco Bartolini" ha lanciato una raccolta firme (individuale e collettiva) per dedicare a Roma una piazza ad Ipazia, filosofa e matematica greca. Si può firmare on line all'indirizzo
https://www.change.org/p/roma-capitale-una-piazza-per-ipazia

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