sabato 12 luglio 2014

Il significato di Dharma, in parole spicce

Un Amico mi ha chiesto cosa sia il Dharma. Premesso che non è un argomento che si possa esaurire in un post, qui cerco di spiegarne il significato in modo semplice e con poche parole, se qualcuno volesse integrare l'argomento con un intervento sarà benvenuto.

             

Bisogna innanzitutto dire che la parola Dharma dal Sanscrito धर्म deriva dalla radice “dhri” ovvero “ciò che sostiene“. 


Dharma dunque è “ciò che sostiene e sostiene tutto ciò che è“. Più sinteticamente Dharma è quell’insieme di Leggi Naturali (ovvero stabilite dal Divino e non dall’uomo) che “sostengono” l’ evoluzione spirituale degli Esseri Viventi i quali, se evoluti, hanno il dovere di applicare all’attività e ai comportamenti sociali quotidiani. 


Quando la forza benefica del Dharma viene meno a causa delle azioni negative della maggior parte degli esseri umani, quando la Giustizia degli uomini non verrà più riconosciuta come valore universale ma applicata in base all’interesse, all’opportunismo dei singoli a favore dei pochi, anche il suo potere si indebolisce, l’evoluzione si blocca dando luogo ad una involuzione che inevitabilmente sfocerà nel degrado dei costumi, e nella trasgressione di ogni legge umana e morale: si verrà dunque a creare una situazione degenerativa, in cui anche gli Esseri Umani di buona volontà, verranno loro malgrado trascinati all’interno in un perverso meccanismo che sprofonderà tutto il Genere Umano nel baratro dell’ignoranza e della malvagità. 


Tutto ciò metterà in pericolo non solo l’Umanità, ma anche l’armonia del Creato. Perché ogni volta che il Dharma entrerà in decadenza per mano degli Uomini, anche l'equilibrio della Natura ne verrà coinvolto e disturbato, il percorso evolutivo si bloccherà lasciando spazio alle forze del male e del caos. Per questo motivo considero disonesto da parte di coloro che si professano Buddisti o Induisti violare le leggi naturali e Cosmiche per perseguire la ricerca del benessere psicofisico attraverso la materialità fine a sé stessa, e non attraverso la Spiritualità applicata alla "materialità".

 Grace Ārya Tārā

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