giovedì 6 febbraio 2014

la Boldrini assume una società privata per dare la caccia a chi la deride in rete


alla società privata Hagakure verrebbero assegnati due compiti assai delicati: la «gestione e segnalazione/blocco degli account che attuano comportamenti online non conformi alla social media policy istituzionale» e la «moderazione/cancellazione di commenti non conformi alla social media policy istituzionale». Siccome la Boldrini ha iniziato il suo approccio ai social media con una operazione di polizia per pizzicare chi faceva fotomontaggi o postava messaggi non graditi al presidente della Camera, il ruolo della Hagakure suscita più di una perplessità all’interno del Palazzo e ancora di più all’interno del collegio dei Questori, dove il piano della Masera rischia di arenarsi. L’idea di affidare a un esterno il compito di poliziotto del web, oltretutto senza gara, fa arricciare il naso a non pochi membri dell’ufficio di presidenza della Camera.

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