giovedì 15 agosto 2013

Per chi ha un cuore e una sensibilità!

La più forte impressione della nostra prima giovinezza, - avevamo sette 
anni, - quella della quale conserviamo ancora un vivido ricordo, fu 
l'emozione provocata dalla vista d'una cattedrale gotica al nostro animo 
fanciullo. Fummo immediatamente trasportati, estasiati, colmi 
d'ammirazione, incapaci di staccarci dall'attrazione del meraviglioso, dalla 
magia dello splendore, dell'immensità, della vertigine che si sprigionavano
da quell'opera più divina che umana.
Da allora la visione si è trasformata, ma l'impressione è rimasta. E se la
familiarità ha modificato il carattere primaverile e patetico di quel primo
contatto, non abbiamo mai potuto impedirci di essere quasi rapiti in estasi
davanti a quei meravigliosi libri figurati innalzati sui nostri sagrati e che
dispiegano fino al cielo i loro fogli di pietra scolpita.
Con quali parole, con quali mezzi potremmo esprimere loro la nostra
ammirazione, il sentimento di riconoscenza e tutti i sentimenti di gratitudine
dì cui è colmo il nostro cuore per tutto ciò che essi ci hanno insegnato a
gustare, a riconoscere, a scoprire, anche se essi non sono altro che dei muti
capolavori, veri maestri senza parole e senza voce?

Fulcanelli



Nessun commento: