mercoledì 31 ottobre 2012

Com'è nata la festa di Ognissanti...

Com'è nata la festa di Ognissanti... Lo spiega Eraldo Baldini: «Con l'affermarsi della nuova religione cristiana, la Chiesa cercò di cancellare le antiche feste pagane: non abolendole, ma appropriandosene, riconducendole nel proprio ambito e mantenendone la data, e in parte anche il significato. Così, per "cristianizzare" il Capodanno Celtico, la Chiesa collocò al 1° novembre la festa di Ognissanti, alla cui diffusione contribuì soprattutto Alcuino (735-804), l'autorevole consigliere di Carlo Magno. Qualche decennio dopo, l'imperatore Ludovico il Pio, su richiesta di papa Gregorio IV (827-844), la estese a tutto il regno franco. Ma ci vollero ancora molti secoli perché il 1° novembre diventasse per tutta la Chiesa d'Occidente la festa di Ognissanti: fu infatti papa Sisto IV a renderla obbligatoria nel 1475. Per non snaturare le caratteristiche di "festa dei morti" dell’antico Capodanno Celtico, prendendo atto che comunque il popolo (e in larga parte anche il clero) continuava a rispettarle, la Chiesa dedicò poi il giorno successivo, 2 novembre, alla commemorazione dei defunti: fu Odilone di Cluny, nel 998, a ordinare ai Cenobi dipendenti dell’abbazia di celebrare l’ufficio dei defunti a partire dal vespro del primo di novembre, mentre il giorno seguente i sacerdoti avrebbero offerto al Signore l’Eucarestia pro requie omnium defunctorum. Il rito poi si diffuse a poco a poco al resto d'Europa, giungendo a Roma solo nel XIV secolo. Al di là dei dati storici e degli aspetti della religiosità ufficiale, quel che è certo è che nel folklore europeo, e quindi anche italiano, i primi giorni di novembre hanno conservato aspetti che riportano a un antico capodanno. Per esempio, si può registrare l’usanza delle strenne in quei giorni in varie parti d’Italia: e in quel caso i doni, vuole la tradizione, sono portati dai morti. Infatti l’aspetto più evidente in questo periodo è, come abbiamo detto, legato ad una celebrazione dei defunti.» Da "La festa di Halloween in Romagna e nella Padania: moda importata o tradizione millenaria?" - Eraldo Baldini (appendice a Romagna Celtica di Anselmo Calvetti - Longo Editore, Ravenna 2000)

venerdì 26 ottobre 2012

Trame, neanche tanto segrete Fonte: Gli Altri
Bisogna essere molto bravi per scrivere un libro come Trame (Ed. Cairo, 2012) senza cadere in quel vizio maniacale che va sotto il nome di complottismo (o complottologia). Quel vizio, cioè, che spinge un autore a interpretare fantasiosamente (intuitivamente, direbbe di se stesso il complottologo) fatti di cronaca per ricondurli a superiori disegni orchestrati nei più minimi particolari da menti occulte appostate oltre la barriera del nostro visibile. E Andrea Colombo bravo lo è davvero nel sapere evitare questa trappola mentale (ché di trappola si tratta). E’ l’onesta intellettuale che lo salva molti chilometri prima di cadere nell’abisso dei venditori di ciarpame a uso dei grulli che, non credendo a quello che vedono, chiedono lumi gnostici al veggente dell’oltre. E si salva con una strategia argomentativa molto semplice, anche se di non facile realizzazione: mettere sul campo i fatti documentati, le testimonianze (anche inedite) dei protagonisti, collegando “sin-tatticamente” le parole agli eventi e sollecitando attenzione sulle vicende apparentemente secondarie della cronaca. Per il resto, ovvero: per lo svelamento dell’arcano (meglio: degli arcani) Colombo adotta in maniera impeccabile quel manifesto investigativo proposto da Pier Paolo Pasolini nel celebre “Io so”: «Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che rimette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l’arbitrarietà, la follia e il mistero». Di quali trame Colombo intende narrare è esplicitato già nel sottotitolo del libro “Segreti di Stato e diplomazia occulta nella nostra storia repubblicana”. La materia, va da sé, è sconfinata e oltremodo labirintica. A volerla raccontare tutta, le quasi trecento pagine del libro servirebbero appena da preambolo. Tuttavia, lo scopo del libro non è raccontare tutto, ma far emergere le dinamiche che sottendono fatti che il racconto ufficiale quasi sempre nasconde. E per farlo usa tre vicende emblematiche: il caso di Edgardo Sogno, già medaglia d’oro della Resistenza, che negli anni Settanta tenterà di organizzare un golpe in chiave anticomunista; l’ultradecennale intrigo mediorientale con gli annessi e connessi ai fatti italiani attraverso il fatidico “lodo Moro”; l’uccisione per mano del “fuoco amico” americano del funzionario Sismi, Nicola Calipari, nel corso dell’operazione di liberazione della giornalista Giuliana Sgrena, dopo un mese di sequestro in Iraq. Ovviamente, all’interno dei tre casi ricadono a pioggia decine di altri episodi che hanno segnato la vita politica, nazionale e internazionale, dell’Italia dal dopoguerra mondiale ad oggi: dai fatti di Sigonella alla strage di Bologna, da Ustica alla strage di Fiumicino (e sul perché, quest’ultima, non sia mai celebrata dall’industria della memoria dei lutti nazionali, attiva peraltro 365 giorni all’anno, Andrea Colombo offre suggerimenti molto calzanti) da Sabra e Chatila al golpe Borghese ed ultra ed ultra… Dice bene Rosario Priore nell’introduzione: «L’Autore delle risposte le dà nell’opera in virtù delle sue conoscenze ed esperienze profonde della realtà italiana dalla fine del Secondo conflitto mondiale. E’ una storia triste, quella di un paese sfortunato perché collocato sulle frontiere – quando non ne è attraversato – create da Yalta, tra potenze, ideologie, interessi contrapposti che immancabilmente generavano attriti e scontri. Primo tra gli altri quel conflitto planetario che, nato con la vittoria degli Alleati sull’Asse e la conseguente partizione di Yalta, ha tenuto il campo sino alla caduta del Muro […] Ma la divisione di Yalta non era così netta. La grande partita si giocava nel Mediterraneo…». Ed è proprio sullo scacchiere mediterraneo che le pagine di Andrea Colombo rintracciano un grande rimosso dalla storiografia della diplomazia ufficiale: quel “Lodo Moro” che spiega volti e risvolti di misfatti accaduti e di molte procedure giudiziarie che a quei misfatti non hanno mai dato esiti di verità. Un “lodo” che, sostanzialmente, era un patto fra lo stato italiano, che otteneva vie privilegiate di accesso al petrolio del mondo arabo filo-palestinese, in cambio di una chiusura d’occhio, e magari tutti e due, sulle azioni che le organizzazioni militari palestinesi avrebbero compiuto direttamente su suolo italico o utilizzando quest’ultimo come base logistica per azioni internazionali. Scrive Andrea Colombo: «Nella sua forma letterale, il lodo muore probabilmente con l’esautoramento, nel dicembre del 1981, dell’uomo che lo aveva ideato e gestito, Stefano Giovannone. Se però lo si intende nella sua forma estensiva, quella cioè di una larga tolleranza nei confronti del terrorismo palestinese in tutte le sue forme, quel patto è negli anni Ottanta più che mai attivo e anima strategie di respiro molto più ampio di quelle del decennio precedente». La tesi o, meglio: l’ipotesi può essere discussa all’infinito, perfino negata o – come si diceva – rimossa. Ma certo è che con questa chiave si trova una logica a cose che altrimenti appaiono del tutto illogiche, o quasi. Un’ultima annotazione squisitamente stilistica. Nonostante la problematica assai complessa dei fatti narrati, Colombo fa di un libro d’inchiesta, quale Trame vuol essere ed è, una lettura che avvince anche per la limpidezza della scrittura e – scusate il gioco di parole – della trama narrativa. Fonte: Gli Altri di Miro Renzaglia - 25/10/2012

lunedì 15 ottobre 2012

Dobbiamo mantenere una politica di equilibrio

Iran, nostro drone che ha sorvolato Israele dimensione font
TEHERAN - L'Iran conferma che era stato fornito dalla Repubblica islamica il drone di Hezbollah abbattuto lo scorso 6 ottobre da Israele sul suo territorio. "Le capacità della repubblica islamica sono molto grandi e sono al servizio della comunità islamica", ha detto il ministro della difesa iraniano, gen. Ahmad Vahidi. Giovedì il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, ammise che il drone, abbattuto a nord nel Neghev, era di "fabbricazione iraniana" e sorvolava "siti sensibili" israeliani. Credo che sia legittimo da parte dell'Italia fornire materiale allo scopo di spiare il nemico dato che queste non sono da considerare armi! -Da Stampa Comments-

mercoledì 10 ottobre 2012

I giochi elettorali sostenuti dai vescovi siciliani

clientelare e , spessissimo , mafioso , imperante in Sicilia tuonano : "andate a votare...NO all'astensionismo ! " Accusano la "mala politica" ma demonizzano le centinaia di migliaia di cittadini che , si presume , non si presenteranno ai seggi o voteranno scheda bianca e nulla . Secondo le buone e consolidate regole che , a partire dalla unità d' Italia , hanno portato la Chiesa (non solo) siciliana ad abbandonare i Borboni al loro destino per appoggiare Garibaldi ed i Savoia massoni , ad entusiasmarsi per Benito e il Fascismo benefattore, salvo poi a trescare con gli invasori ed i traditori di tutte le specie , a sorreggere la Democrazia Cristiana e tutti i suoi eredi ( non mancando però di strizzare entrambi gli occhi alla sinistra ) FINO A IERI , si predica in un modo e si razzola in un altro . Hanno forse i signori Vescovi visto significativi mutamenti nella preparazione e nella presentazione delle varie liste ? Forse che i candidati "governatori" non sono persone sulla scena da decenni sia pure sotto diverse bandiere e programmi ? Ed i futuri "onorevoli" siciliani sono tutti "di primo pelo" rispetto alla gestione della cosa (loro) pubblica ? Certo , ognuno è libero di fare ciò che meglio crede . Si può aver fiducia o meno nel prossimo "rinnovamento" siciliano . Ma la Chiesa , perlomeno i suoi esponenti più rappresentativi , farebbero bene a rispettare ANCHE quanti non hanno alcuna fiducia nè nelle istituzioni siciliane nè in quelle nazionali . Non sta a lor signori dare patenti di legittimità democratica allo esercizio del non voto e , per inciso , neppure sulla attualità dello Statuto della Regione Siciliana che , guarda caso dal cattolicissimo prof. Monti , sta per essere fortemente limitato od abolito . Credo che il compito di questi "pastori" non sia quello di portare le pecore ai seggi elettorali . Ma l'altro , che sarebbe molto più appropriato , di recuperare quelle "smarrite" . Che attualmente pascolano nelle liste in competizione . Vincenzo Mannello http://www.vincenzomannello.it/

Le ambiguità di De Gasperi, sostenute da Guareschi

Aveva ragione Guareschi: De Gasperi chiese agli inglesi di bombardare Roma Segnalazione di Lucio Panizzon . AVEVA RAGIONE GUARESCHI: DE GASPERI CHIESE AGLI INGLESI DI BOMBARDARE ROMA Ma il dossier che dimostrava l’innocenza dell’inventore di don Camillo, nonché l’accordo segreto tra Mussolini e Churchill, fu consegnato dal PCI agli inglesi ed è sparito per sempre.
di Eugenio Ragno Il libro di Ubaldo Giuliani-Balestrino Il carteggio Churchill-Mussolini alla luce del processo Guareschi (edito a Roma da Settimo Sigillo) è stato presentato a Milano, a cura dell’UNUCI (Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d’Italia) alla presenza di un pubblico attento e interessato. Dopo il saluto del generale Giovanni Fantasia, hanno parlato il giornalista e storico Luciano Garibaldi e l’Autore, noto giurista, nonché appassionato di storia militare e autore di libri storici di successo come Il segreto di Waterloo (2008). Nel suo intervento, Giuliani-Balestrino ha posto in luce le illegalità del processo che condannò il grande scrittore Giovannino Guareschi, autore di Don Camillo, dimostrando che con quella condanna si volle smentire la validità del carteggio tra Mussolini e Churchill, carteggio che conteneva accordi precisi, visto che Mussolini ebbe a dichiarare: «Queste carte valgono una guerra vinta». Guareschi aveva pubblicato su “Candido” ‒ il settimanale di cui era fondatore e direttore ‒ due lettere scritte da De Gasperi con le quali il futuro leader DC chiedeva agli inglesi, nel ’44, di bombardare la periferia di Roma. Le due lettere provenivano da un dossier venduto all’editore di “Candido”, Rizzoli, da un ex ufficiale della RSI che lo aveva avuto in consegna da Mussolini, pochi giorni prima della fine, affinché lo ponesse al sicuro in Svizzera. Il dossier conteneva le copie fotografiche degli originali, gelosamente custoditi dal Duce in una borsa che portava sempre, giorno e notte, con sé. I documenti erano incominciati ad uscire sul settimanale “Oggi”, allora diretto da Edilio Rusconi e sicuramente il più letto settimanale italiano. Ma, inaspettatamente, dopo le prime tre puntate, che avevano riscosso un enorme successo di vendite, la pubblicazione era stata sospesa, senza dare alcuna spiegazione ai lettori. Evidentemente, un intervento dall’alto. Guareschi, però, aveva messo le mani sulle due lettere di De Gasperi e le aveva pubblicate per fare un dispetto al premier democristiano che pure in passato aveva sempre appoggiato, ma che, in quell’anno 1953, giudicava non abbastanza anticomunista. Dimostrare che le lettere di De Gasperi erano autentiche, avrebbe significato che era autentico tutto il dossier, comprese le lettere scambiate all’inizio della Seconda Guerra Mondiale tra Mussolini e Churchill, in virtù di un accordo segreto tra i due leader per frenare lo strapotere di Hitler. Secondo la ricostruzione di Giuliani-Balestrino, anziché impossessarsi del Nord Africa e del mondo arabo, controllati dalla Gran Bretagna, Mussolini adottò il diversivo dell’attacco alla Grecia, in accordo con Churchill. Cosa che il premier britannico mai avrebbe tollerato che venisse alla luce. Da qui l’interesse di Churchill e dei suoi stretti collaboratori (il generale Alexander e il colonnello Bonham Carter, che incontrarono a Londra gli emissari di De Gasperi) perché, in quel 1953, il carteggio venisse giudicato falso. Ciò che avvenne, appunto, con la condanna di Guareschi ad un anno di reclusione per avere diffamato De Gasperi. Da parte sua, Luciano Garibaldi, noto studioso delle ultime ore di Mussolini, ha chiarito perché Mussolini, all’atto della cattura, riferendosi alla borsa di documenti dalla quale non si era mai staccato, e che gli venne sequestrata da Urbano Lazzaro (il partigiano «Bill») disse a quest’ultimo: «Queste carte valgono una guerra vinta». Ma le carte sparirono per sempre: consegnate, come Garibaldi ha raccontato, dal PCI a Churchill. Meno le copie portate in Svizzera, finite però anch’esse nel nulla a seguito del processo Guareschi. In sintesi, come ha affermato Luciano Garibaldi, ciò convalida l’ormai nota teoria della pista inglese secondo cui fu Churchill il responsabile della morte del capo del Fascismo e di Claretta Petacci, che conosceva tutti i suoi segreti. Fonte: Corrispondenza Romana, 25/9/2012

martedì 9 ottobre 2012

Sempre sul magistrato Paolo Ferraro. La verità ormai sta emergendo! Comportamenti vergognosi

Riporto: Vi segnaliamo il caso del dott. Paolo Ferraro, magistrato assoggettato ad una proposta fi TSO illegale per chiudergli la bocca. Ancora oggi viene perseguitato , ma ormai , la verità stà emergendo . Abbiamo bisogno di creare attorno a lui un circuito di sicurezza fornito grazie al contributo di psichiatri onesti e per bene . Se siete in grado di aiutarci potete mandare una mail con indicazione degli stessi al nostro indirizzo ovvero a pafer3@libero.it, ovvero potete telefonare al 3929069339, anche per ulteriori chiarimenti. grazie di tutto. Di seguito qualche accenno alla storia, in ordine alla quale ed alla quale rilevanza, in caso di interesse politico, potranno essere messi a sisposizione dati, documenti e chiarimenti diretti . . AGGIORNAMENTI Il magistrato Paolo Ferraro, a seguito di una vicenda complessa e delicata ha scoperto una setta in ambienti militari, con probabili collegamenti e connessioni, eccellenti coperture. E arrivano dati e testimonianze che vanno ben oltre . Il paese deve sapere e verrà analiticamente informato. Questo magistrato che molti conoscono per l'impegno indipendente e rigoroso ha patito in due anni e mezzo, tutto ciò che accade a chi scopre un vaso di pandora. Poiché una cospicua parte dell’informazione ufficiale nasconde la notizia, occorre che ciascuno valuti e la diffonda, con ciò assicurando la circolazione democratica della stessa .. Visitate i siti elencati in coda solo a titolo indicativo . INTERVISTA ULTIMA http://www.agenziastampaitalia.it/index.php?option=com_content&view=article&id=4368:intervista-a-paolo-ferraro-magistrato-sospeso-misteriosamente-dal-csm-&catid=19:interviste&Itemid=46 INTERVENTO http://www.youtube.com/watch?v=BMMN7q3iO2o CDD COMITATO di COORDINAMENTO DIFENDIAMO LA DEMOCRAZIA ccdd.difendiamolademocrazia@gmail.com

Una storia inquietante, un magistrato sospeso dal CSM . Perché non si fa chiarezza!

LUNEDÌ 8 OTTOBRE 2012 UNA “OSCURA VICENDA “."ILLUMINATA". IL CASO FERRARO DA P.LE CLODIO ATTRAVERSO CAPACI SINO ALLA CECCHIGNOLA ED OLTRE . AL SIGNOR PRESIDENTE DELL'ON.LE CSM ALL'ON.LE CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA Sign. Vice Presidente, membri di diritto ed on.li Consiglieri tutti A S.E. PROCURATORE GENERALE DELLA CASSAZIONE Illustre Presidente del Csm, Signor vice presidente del CSM, Eccellenza Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione, signori membri del CSM, signori magistrati togati , la breve memoria che segue pone, nei miei intendimenti, la parola fine, dinanzi a codesto organo di rilievo costituzionale, ad una incredibile e grave vicenda le cui ripercussioni possono solo essere mitigate, ad avviso dello scrivente. AL CSM vengono consegnati copia integrale del tutto anche in cartaceo e copia della ultima certificazione prodotta, e di articolo "ANTIDEDALO" , nonché i due DVD indicati in coda. Ai membri del CSM viene consegnata copia della presente e allegati due dvd, ed inviata via mail con numerosi link ipetestuali che rendono immediatamente accessibili fonti e dati documentali e altro . Separatamente viene interessata della vicenda la Procura Generale presso la Cassazione affinchè anche essa abbia la notizia nel ruolo istituzionale che le è pertinente. IL danno arrecato alla immagine pubblica di tutti è incolmabile, e le responsabilità suddivise tra i vari compartecipi. Ognuno potrà venire chiamato a risponderne con riguardo al ruolo rivestito e alla responsabilità avuta. Dinanzi ad organi giurisdizionali e organi deontologici. Vi è poi il giudizio di “lungo periodo”. La mia fatica strenua, affinchè la verità emerga, con questo atto termina dinanzi al CSM, investito della decisione su una “incredibile “ ma vera vicenda, non umana ma criminale, anche se i risvolti umani e la drammatica situazione delle “altre persone”, direttamente indirettamente coinvolte o persino compartecipi destano in me sentimenti di pietas . I riflessi generali di quel che è emerso , meritevole di approfondimenti ulteriori, e non la mia “posizione“, mi hanno condotto sinora a porre ognuno dinanzi alle sue responsabilità Già il tono e i contenuti oltrechè la forma e la criticabile e ( sempre) relativa autorevolezza di chi scrive, dimostrano ineluttabilmente cosa si celasse dietro, non “nudo il RE”, ma nudi valvassini e vassalli, nella loro distruttiva acrimonia agìta anche per fini squisitamente privati , e, nel loro agire da piccoli Kapò, senza scrupolo alcuno, e sinanche senza rispetto alcuno di alcuna regola, a qualsivoglia ordinamento appartenente . Vi sono anche regole non statali. Interessi anche della DIFESA NAZIONALE ( la mia denuncia toccava vicende legate al mondo militare ) sono in qualche modo in gioco e vari, ma essi non possono prevalere sulla legalità e sulla tutela delle persone, molto oltre la mia persona. Di qui la mia decisione irrevocabile, come ho dimostrato , di andare sino in fondo. Come possa una persona caricaturata come “ non sana “ e del livello che manifesto, essere giudicata per una dispensa dal servizio lo dovrete “reinventare “ voi, contro l'evidenza. Potrete valutare tutto ciò anche in sede di autotutela, se aveste già deliberato . Ma non valutare sarebbe foriero di un giudizio senza condizionale , pubblico , mentre valutare ancora distorcendo non è più ragionevolmente possibile, se non a proprio detrimento. 1. PREMESSA . Sono accaduti una miriade di fatti, a distanza di quattro anni dalla iniziale denuncia su quanto da me personalmente ed inizialmente accertato in palazzina civile, abitata da alti e medi ufficiali anche dello stato maggiore della difesa. all'interno del quartiere militare della Cecchignola , a Roma. E intervenuti vari approfondimenti . Molti anni dalle manovre per accerchiare un magistrato “stimato” ed in quanto “ingombrante” “ da togliere di mezzo” ( citazione da una frase insipidamente malevola formulata con irrisione patologica e arrogante, da Giuseppe Cascini, giovane nipote di Achille Lauro e rampollo della borghesia mercantile campana, subito prima di una riunione di Magistratura Democratica dal tema “ DNA , MAXI PROCESSO e 416 bis CP”, nel lontano … ma vicino .. Novembre 1991) . Paolo Ferraro, magistrato “attenzionato”, salutato ancora con grande stima rispetto e simpatia, inattaccato ed inattaccabile sul piano professionale, etico e morale. Di qui la pista e strategia alternativa, coltivata a lungo ovviamente con impiego di “geniali” risorse e di sforzi del pari “simpatici “ , e di qui per converso la ultima incredibile nomina intervenuta a magistrato di sesta fascia nel maggio del 2012, con parere inevitabilmente eccezionale a prova di uno strabismo patetico, retto in piedi con lo stecchino della separazione, ortopedico illogica, della vicenda lavorativa dalla “vicenda umana”, ovviamente ricostruita o artefatta o deformata .. “senza” arte . Geniale e criminale. La realizzazione a più tappe di un castello di carte sbilenco di cui consta la edificanda “invertita” immagine del dott. Paolo Ferraro “ dinamica“, in continua “evoluzione”, ad opera di una ristretta filiera di soggetti e “professionisti” del “profilo psicologico” alcuni, ed altri . Solo un benpensante atteggiarsi a meri esegeti di un vero “ufficiale” solo da raccontare, acriticamente, consente di non sottrarsi a questa montatura . Su tutto sovrasta il memoriale nostro già in “possesso distratto” del relatore della commissione , memoriale di cui sarebbero stati tenuti all'oscuro la maggior parte dei membri del CSM . Il tutto, realizzato mediante metodologie, portate letteralmente “allo scoperto”, di manipolazione pseudo scientifica e intervento diretto vario, altresì accerchiando ed inglobando pochi familiari, con gravi problematiche loro e dinamiche distruttive loro, si imbatte inarrestabilmente con la piana, insuperabile, solare evidenza del reale, incontrovertibilmente testimoniato persino da DIARIO scritto del padre del dott. Paolo Ferraro . Ciò non impedirà necessariamente altri abusi , ma li mette talmente allo scoperto, da aprire il varco, per il prosieguo, al concetto di patologica incoercibilità delle deviazioni istituzionali e di “impunità” in senso pedagogico infantile . Qui faciunt de albo nigrum nocte agunt. Coloro i quali manipolano la realtà e prospettano il bianco come nero , possono solo lavorare nell'ombra. Il fallimento clamoroso della strategia della “inversione” nel suo impotente confronto con la solare realtà accede ora a vette comiche. Ma già l'avvio di “procedura di dispensa” in costanza di lavoro professionale di eccellente qualità, di statistiche perfette, di dichiarazioni del personale che lavora con Paolo Ferraro, di certificazioni sulla perfetta salute psico fisica di chi vi scrive, e anche di attestazioni etiche e morali universalmente confermate , infine dopo aver visto voi di faccia il dott. Ferraro, lascia esterrefatti , di per sé. E poi un curioso accavallamento ovviamente taciuto . Prima della notifica di nuova procedura di dispensa il sottoscritto aveva inoltrato richiesta di riapertura della precedente procedura archiviata, per far considerare gli elementi che in melius, rendevano necessaria una RIVISITAZIONE CRITICA .. e la chiusura diversa del tutto per insussistenza assoluta dei presupposti di apertura ( rectius per accertata manipolazione e gestione in danno, del fatto ). E a monte della nuova procedura l'ennesima ( terza ) lettera , avviata sempre dalla Procura della Repubblica di Roma al CSM, sempre da magistrato “interessato” dalla nostra denuncia ed allegati memoriale e documentazioni depositati alla Procura di Perugia alla Procura di Teramo ed altrove , che ineffabilmente , fa partire la “segnalazione” da una chiacchierata tra me e Massimo Campi, ufficiale dell'arma dei Carabinieri , “ amico mio” ( o simulato tale ), coinvolto a sua volta nella denuncia e indicato espressamente nel MEMORIALE, che attesterebbe che io in una telefonata a lui ho parlato di Satana, di “ un messaggio satanico” ( scusate ma non trattengo le risate ) e che avrei parlato di un testamento “orale” . La discussione verteva in realtà sulla copertura deviata delle attività illecite della Cecchignola, l'esistenza provata ( in DVD vi sono tutti i dati di prova oggettivi ) di un sms delirante della donna della storia , e su fatti nomi e cognomi, nonché sulla necessità di chiudere ogni ponte personale con lui e di lasciargli un testamento “m-orale “ .. sulla tomba di un finto rapporto amicale disvelatosi miseramente , per lui. Ma l'ineffabile Massimo Campi .. di amnesia “intrograda” soffriva . E oggi non resta che leggere il MEMORIALE in rete dove, nel capitolo , tutto è chiarito oltre ogni irragionevole doloso e malizioso dubbio .VIII. LA INFORMATIVA AL CSM .RELAZIONE ALLEGATA ALLA LETTERA DI ACCOMPAGNAMENTO E il detto contenuto riporto in nota , scanso equivoci. (1). E la chicca , una ritenuta non idoneità a svolgere turni esterni costruita sempre dallo stesso “interessato” dalla denuncia , semplicemente togliendo in silenzio il sottoscritto da turni esterni , senza argomenti, senza motivazione reale, senza altro che l'intendimento di PREGIUDICARE . Un fatto, già solo quello, di una gravità immensa alla luce della valutazione dei dati dal sottoscritto forniti infine anche oggi. Non suscettibili di essere pretermessi. Una recente carriera, la mia, da “diagnostica” “in continua evoluzione” , “esilarante” e comica, . Da psicotico paranoico in delirio, ( oggetto del delirio la denuncia di fatti gravi accertabili ) a deliroide ( ipotesi troppo ingestibile, creata “oralmente” dopo i fatti a cavallo tra il 2008 ed il maggio 2009, e anche gli incontri del 2010 ( VEDI MEMORIALE ), come minaccia del ben “noto” professionista Luigi Cancrini , per tentare di giustificare ex post sequestro di persona al volo, ordito, e persino la minaccia dell'elettroshock, “se parli” … espressa a viva voce … nell'autunno del 2010 . Una accurata illustrazione se ne ricava dal memoriale nostro già in “possesso distratto “ del relatore della commissione , che si è “cimentato” con uno dei rari casi di “incomprensibile” patologia, da contatto non voluto con vicende civil-militari deviate, coperte da segreti e magistrati apparentati, e con la scoperta di una trama .. ormai visibile e resa di pubblico dominio anche mediante “non gradita “ trasmissione televisiva su canale nazionale . . Nel grave impasse qualcuno ha anche “architettato”( sic ) di far apparire legato il termine convenzionale relativo “ massonerie deviate” e la indicazione di un progetto deviato ipotizzato e riferito , alla sfera della patologia mentale .. in nota in calce ad ultima delibera di codesto autorevole organo di rilievo costituzionale. Peccato che in quel caso, lettera al CSM, mi limitavo a citare letteralmente un criminologo psichiatra .. semi pentito .. e che lo stesso consulente di codesto CSM dott. Tonino Cantelmi scriva, a fine estemporaneo, di sette, satanismo ( che da uomini e criminali è semplicemente costituito) e fenomeni deviati . Nuovo strabismo ….. : come consulente del CSM un patologico analizzatore di fenomeni deviati, attenzione ed analisi che indicano la sua automatica patologia ?!?! Tranquilli, esimi magistrati e membri di nomina “politica”, solo i magistrati pericolosi per la loro fedeltà alla legge e per la loro intelligenza diventano all'occasione patologici , contro la evidenza di registrazioni, documenti, banche dati e altro . Ma la storia non perdona né avversa né giudica . Dott. Paolo Ferraro, dicevo, poi sano, immediatamente subito dopo il sequestro, i due giorni dopo, che esce e và in giro liberamente, in attesa che il malcapitato e non previsto ospedale ( altrove avrebbero voluto condurmi ) si renda conto di quanto bollente fosse la patata, e superi il vistoso, palpabile imbarazzo. Poi, nuovamente ed alternativamente, dopo due giorni di vacanza e passeggiate esterne, e “terapia” a base di birra e spremute di arancio con amici , psicotico in fase di delirio, deliroide border line, schizofrenico potenziale ed altre targhette intuibili orizzontalmente mediante giudizi “immotivati in concreto ” e descrizioni astratte e affastellate in una allucinata “consulenza esterna” vergata a mano ma non sottoscritta dal dott. Ferracuti, altra persona “legata” al “mondo” circuitante a livello giudiziario romano. A fronte di questa “consulenza esterna” del 26 maggio 2009, ultima notizia , pare si fossero inizialmente perse le tracce dei test nella “cartella clinica” che ovviamente acclaravano chi fosse e come stesse il dott. Ferraro Paolo, test poi “miracolosamente” riemersi . Si sarebbe altrimenti trattato di un raro fenomeno di autocombustione da vergogna documentata. Anche se oggi, con avanzate cognizioni sappiamo come i TEST possano , risultare spunto copertura e schermo di decisioni prese ex ante … per motivi affatto diversi. Un vero e proprio “gioco dei tre TEST” …. che susciterebbe ilarità incontenibile, alla Totò maniera, se non fosse una delle prove logiche di una deriva illegale che costituisce tra le varie cosucce un affronto alla serietà deontologica della professione cui appartengono certi “luminari” ridotti al lumicino . IL magistrato detto, divenuto poi “vittima” al giugno 2009 di psicosi senza altre indicazioni da eccitazione reattiva ( unica ipotesi artatamente e falsamente plausibile per mettere una flebile pezza sul sequestro di persona, vicenda a monte e ineffabile “ricovero”, e, previa minaccia di TSO, protratto contro la libera volontà, nella confusione, per dissimulare in prospettiva la attendibilità del “particolare” testimone storico diretto) poi due anni dopo, di esigenza cautelar-preventiva, poi ancora, a larga diffusione delle notizie essenziali avvenuta, paranoico, narcisista con dinamiche relazional-familiari “ in continua evoluzione”. La patologia tipo, infine “specializzatasi” del leader politico “pericoloso” e “scomodo“. Peccato che in un decrescendo patetico occorresse letteralmente nascondere che io vivo serenamente in una famiglia di fatto dal 2010, con Patrizia Foiani . E nascondere, attraverso il “sonno” della simulata insipienza , una sfilza di durissimi documenti FAX , decine di lettere e denunce non miei , centinaia di denunce pubbliche , alcune decine di migliaia di articoli analisi ed interventi , una interrogazione parlamentare , richieste di interpellanze, mezzo milione di ascolti di conferenze e convegni tenuti dal sottoscritto , la concatenazione evidente di fatti oggettivi e anche sopravvenuti , la esibizione di prove sul comportamento deviato ed illegale di una filiera precisa di soggetti, portato a termine oggi, con la presente . E a monte la certificazione pubblica della ASL RME Dip S. M. e le altre relazioni e certificazioni , e dulcis in fundo, la ultima, oggi prodotta, solo per dar conto dell'affiancamento avuto, e necessario, non per esigenze oggetve terapeutiche , ma perchè il mondo inquinato e deviato degli psichiatri e dei “pochi” magistrati, deviati, ha un suo preciso confine .. territoriale e di manovra . E perchè se si volesse dire o scrivere che Paolo Ferraro non ha ottemperato ad un diktat incostituzionale vi sarebbe l'ovvio ostacolo di una certificazione veritiera, anche sul punto della mera autocautela mia . Ma alle domande dell'ineffabile prof Cantelmi chi scrive ha rispostobene, analiticamente , a tono … ( si vedano registrazioni in DVD ) . Tre anni e mezzo sono trascorsi dal sequestro di persona del magistrato della Repubblica dott. Paolo Ferraro, e molti di più da una vicenda che , “summa ironia” , vede attento ed interessato qualche operatore professionale legato alla cinematografia internazionale ( e non si tratterebbe tuttavia di una porzione di film dal titolo “il povero magistrato folle e la sua vicenda umana” ma semmai di uno scherzo , del destino o nò, non importa ). Due anni e mezzo dall'avvio di due procedure per dispensa artificialmente costruite e richieste, allo stesso scopo della terza , entrambe archiviate , la prima de plano, la seconda dopo un istruttoria meglio “coordinata dall'esterno” , che ha “isolato chirurgicamente la vicenda di un improvviso ineffabile male . Il tutto spiegato e dimostrato concretamente con dati e analisi , puntigliosamente , nel MEMORIALE di pubblico dominio . ( CAPITOLO IV. L’AVVIO E GLI SVILUPPI DELLA PROCEDURA DI DISPENSA DAL SERVIZIO CONCLUSASI CON ARCHIVIAZIONE NEL LUGLIO DEL 2010 ) .(2 ). In quarta commissione, nell'ambito della terza avviata procedura per dispensa , è stato acquisito quel primo memoriale di Paolo Ferraro, che fa tremare le vene nei polsi, occultato, celato per quasi un anno e mezzo, e non si sà neanche se , pur depositato da altra mano, per accelerare un intervento che azzittisse, sia stato fatto visionare a tutti i membri di codesto onorevole organo di rilievo costituzionale. Sarebbe interessante appurarne la circostanza positiva come anomalia . Perchè leggere, dinanzi ad una scelta “condivisa”, termine usato da persona autorevole, non da me , e per indicare altre sedi e cenacoli .. , ?! Mentre è certo che in commissione il relatore della pratica, sulla cui identità etica e deontologica, abbiamo ormai una precisa ed insuperabile opinione, ha pedissequamente seguito orientato e amplificato la ridicola linea della “ vicenda personale umana”, contro tutte le evidenze schiaccianti contrarie ( CAPITOLO IV SUINDICATO ) e oggetto di conoscenza anche se “sopravvenuta” . Difatti un magistrato nominato difensore nella procedura, attuale Procuratore della Repubblica, cimentatosi nello spiegarmi che dovevo stare zitto e non tirare fuori dati e documenti, e un avvocato successivamente nominato, del pari attivatosi con tale primaria preoccupazione, hanno ottenuto il risultato parziale che codesto CSM non avesse, illustrati e a portata di valutazione, molti elementi necessari e sufficienti per far esplodere una bolla gonfia, semplificando il costrutto da “incomprensione” per “mancata valutazione”. Avremmo potuto forse evitare una macchia di risulta ad un organo di rilievo costituzionale ed una pagina che ne infanga l'immagine, spero, non irreversibilmente . E mi cimento spiegando pubblicamente che una cosa è l'organo ed una cosa sono i membri ed i comportamenti concreti dell'organo : la gente confonde o viene fatta confondere, anche, cosicchè si confronti con le architetture e le alchimie ingegneristico-costituzionali, mentre spesso di mera legalità e rispetto di valori e principi si tratta o di comportamenti criminali da individuare . Comunque allo stato dell'arte tutto il materiale , salvo alcune cartucce , viene messo a disposizione di codesto autorevole organo di rilevanza costituzionale . Echeggiano nelle orecchie le mie parole ultime nel maggio 2011 in commissione “sino ad oggi mi sono (necessariamente ) attenuto ai vincoli deontologici” , da magistrato “in servizio”. In quel contesto un Procuratore della Repubblica e cinque magistrati aggiunti della Procura di Roma si precipitarono trafelati poi a raccontare “di urgenza” che il dott. Ferraro diceva “cose criptiche” e altresì, il Procuratore, che vi era il pericolo potenziale di diffusione di un memoriale , depositando l'incarto , nascosto prontamente alla conoscenza e coscienza del CSM , opinerei .. salvo ennesima smentita . Ma non sapeva che al cancelliere Antonazzi avevo dato copia DVD del memoriale , per saggiare reazioni .. ovviamente e puntualmente intervenute senza autocontrollo, remore e pudore , coinvolgendo un pentagramma di magistrati che hanno leso prima di tutto l'immagine della istituzione cui appartengono e dalla quale sono stati “selezionati”, poi la loro immagine e poi un insieme di valori che attiene sinanche all'essere uomini e donne. Un discorso a parte merita la indicazione criminale dell'Aggiunto Rossi Nello, - stava meglio quando prendeva le medicine , e il personale gli vuole bene e lo aiuta - ( rectius : non sono riuscito a prenderlo in castagna sul lavoro, perchè glielo fanno loro [sic!!!] ). Avevo deciso di attendere un qualche autonomo ravvedimento ed uno spirito di autotutela istituzionale . Ad un anno e quattro mesi da un provvedimento di “dispensa cautelare”, emesso con agli atti certificazioni pareri e statistiche che attestavano l'esatto opposto del dolosamente prospettato , e ad un anno da un provvedimento di “dispensa cautelare” per un ulteriore anno, fondato su una consulenza di un CT che strappa test proclamati ex post “propedeutici “ , smantellato l'ufficio del Dott. Ferraro, riassegnata l'indagine in corso sul doping ”europeo” “OPERATION PUERTO”, ed archiviata da altro mano, è ora il momento di dar conto. Tutto questo, consumato, per la posta in gioco e le vicende generali accertate ( da chi vi scrive e dalla pubblica opinione che ne è stata informata ) ma anche per occultare come e da quanto tempo ci si era mossi , e ovviamente chi lo aveva fatto . Coprire comportamenti criminali di mobbing ed aggressione nascosta, con impiego di tecniche e mezzi subdoli, consentendo a soggetti di costruire finte carriere di infantile dominio e potere e di distruggerne con mezzi “creativi”, anche, chi concepisce come servzio e fedeltà ai valori il pur nobile mestiere del magistrato. . Un termine indica queste modalità di azione ed un articolo del codice penale le tipizza anche sub specie associativa . Da ultimo l'attacco della coniuge separata Silvia Canali, filtrato attraverso causa di divorzio, un pezzo fondamentale montato contro chi scrive, da tempo, e oggetto della grande discovery che ripristina la verità sul di lei ruolo e di alcuni parenti e persone collegate ( collegamento classificabile, con termine aulico, come non “pubblicamente visibile “) . Ma la magistratura di questo si occupa, non dei reati alla luce del sole, salvo eccezioni flagranti . In atti una documentazione completa e chiara, insuperabile. Non mi attardo in questa sede a elencare tutto quello che nel frattempo di diretto, indiretto, simulato o artamente subdolo sia stato posto in essere . Di cotanta insipiente e distruttiva arte classificabile come patologica follia distruttiva può discettarsi in un allettante film di fantapolitica, quello che verrà, mi auguro, preso in seria considerazione. 2. PASSIAMO ALLE COSE SERIE Nel frattempo, cito in ordine sparso meri accadimenti, solo alcuni, tra il 2011 ed il 2012, lasciando a chi legge il gusto della congettura o della irridente “anticongettura”: Il dott. Ferraro è stato convocato ( non su sua richiesta ) dalla Procura di Teramo, dove ascoltato per tre ore , verso la fine dell'ottobre 2011 , ha tra l'altro depositato le registrazioni audio della Cecchignola, e il PROGETTO MK ULTRA in banca dati, desecretato nel 2007, nonché fornito alcune indicazioni ulteriori ; Vi sono stati tre settimane dopo tre attentati incendiari susseguenti nel teramano, al GIP Tommolini, al m.llo Spartaco Di Cicco, e poi a titolare di quotidiano on line teramano , ed anche i magistrati di Teramo hanno presidiato, simbolicamente tradotto in j'accuse di pubblico dominio la abitazione del giudice Tommolini ; Il camper del dott. Ferraro, utilizzato per girare in Italia e per raggiungere luoghi di convegno , prima tagliata la ruota posteriore sinistra , in modo che scoppiassero durante il percorso, fatto fortunosamente avvenuto a 50 metri dal raccordo anulare , è stato poi di recente oggetto di attività allo stato definibile come “metterlo in moto” dopo averlo aperto senza autorizzazione ed avvalendosi, per aprirne la portiera, di strumenti diversi dalle chiavi del mezzo, portarlo in luogo ignoto, ad opera di ignoti con dentro vario materiale ( già preso di mira nel 2009 insieme alla sdraio data a fuoco su terrazzo, anche qui sempre ignoti gli autori ) ; La analisi delle attività denunciate dal dott. Ferraro, nella Cecchignola. si è arricchita di documenti audio adeguati , didascalizzati e talmente rilevanti da essere utilizzati in colonne di coda dei video delle conferenze, e intermezzo delle interviste con frequentazioni dei blog da parte di Pc di varie parti del mondo e da parte di “autorevoli “ IP ; Dieci tra ufficiali e sottoufficiali della caserma di Ascoli Piceno sono stati rinviati a giudizio militare per le attività “men che ortodosse” a danno delle soldatesse , in buona parte anche riconducibili a protocolli MK-ULTRA e anche a copertura “satanista“ .. mentre è stata resa nota la ordinanza del GIP Giovanni Cirillo, che indica le attività estreme nella caserma , riporta le indicazioni sul satanismo in caserma ed indica la necessità di approfondimenti reali sulle vere ragioni della barbara uccisione della bella donna moglie di un militare, addestratore di primo ( e “secondo”) livello . Lui, dott. Giovanni Cirillo, collega da me stimato , sano. Chi scrive ora …. no ?!?! ) . il ruolo dei c.d. familiari del dott. Ferraro in continua evoluzione , è rimasto santificato da una attenta adeguata analisi e da una insuperabile congerie di documenti denunce e risposte da parte di una serie di avvocati ( tutto verificabile ed allegato .. ma servirà leggere e farsi una fondata opinione ed argomentata, senza sillogismi arbitrari fondati precariamente su breve lettera e relazione oggetto di falso ideologico ?!?! SE non fossi stato in vario modo minacciato direttamente in vari modi avrei potuto coltivare un qualche dubbio .. mi è impossibile a riguardo ) . Sì è vero i miei alcuni parenti , un ricco e impelagato avvocato, una sorella , dei cui gravi problemi non parlo, perchè rispetto io il male altrui, un presunto figlio mio di secondo letto ed un padre ignavo e sensibile alle logiche insindacabili del potere raffigurato come il tetto non superabile , ( che schiaccia ) sono il contesto operativo utilizzato da Luigi Cancrini, messo in campo come da MEMORIALE ; La finzione protrattasi per due anni, circa un dott. Ferraro che vive solo e senza rapporti è letteralmente esplosa , ed è esilarante vedere come si rincorrano nuovi archetipi e targhette sempre in “continua evoluzione” , sicchè può senza dubbio di smentita affermarsi che nello sforzo di adeguamento e rincorsa i “falsi ideologici “ circa il dott. Ferraro sono “ in continua evoluzione” alla velocità del crollo delle falsità, manipolazioni e false informazioni. Ed ora , ma sempre in attesa di una nuova evoluzione , si attestano come falsi ideologici da costruire sulla unica immagine vera e pubblica nonché privata reale e ormai emersa alla coscienza collettiva. E lì si prefigura l'imperversare della fantasia deviata , una presumibile nuova costruzione atta a costruire l'immagine dell'intellettuale e leader … a coefficienti di profilo alti ( sic !!! ) “non normali “ . Nè intendo dilungarmi sulla assoluta incompatibilità tra TUTTI i possibili profili di soggetti ossessivo compulsivi o narcisisti o paranoici e la mia identità … ; il dott . Ferraro, consapevole della pericolosa natura di soggetti e delle attività sotto la sua diretta attenzione, ha deciso di mettere a disposizione pubblica analisi e dati , ma più in particolare , oggi deposita le registrazioni audio di cui oltre al paragrafo tre a prova della gravità dei falsi ideologici commessi da psichiatri deviati, e denunciati perciò con la presente, alle rispettive autorità competenti anche tramite codesto organo, e per una scelta precisa Resta solo da dire che il complesso delle documentazioni e dati e la testimonianza di Paolo Ferraro portano naturalmente ad aprire un procedimento per incompatibilità ambientale nei confronti dei PM di Roma Stefano Pesci e dell'aggiunto Nello Rossi. Sopra essi Giuseppe Cascini avendo anche, in un incontro con il sottoscritto dinanzi alla aula uno del Tribunale penale del marzo 2011, rivendicato vis a vi che tutto quello che era stato fatto da Pesci era stato fatto sotto la sua vigilanza e direzione e realizzato da quest’ultimo come suo alter ego operativo. Giuseppe Cascini, giovane rampollo della ricca borghesia mercantile napoletana, nipote di Achille Lauro, già acerrimo e dichiarato “non amico” autore “rivendicato” e del tutto e di più e altro che potrebbe emergere , solo chiedendo in giro ma su questo si tornerà. Ma bastava leggere MEMORIALE e OGGI LA MEMORIA ulteriore che deposito con il faldone allegato. La presente è e sarà però anche diretta al SIGNOR Procuratore generale della Cassazione , solo per attivare ciascuno nelle sue responsabilità e nel suo ruolo . Tuttavia se ciò lasciasse qualche artificiale residuo dubbio basterà compulsare i BROGLIACCI/AUDIO con audio incorporato ( ed ascoltabile ) delle attività criminali ( e non sessuali ) della Cecchignola, e visionare due conferenze video a caso ( SPECIALE INTERVISTA ZONEDOMBRA TV e gli ultimi 5 min post conferenza del video CONFERENZA DI ALBA ADRIATICA ) , leggere articoli e libri utili ( ma posso io mettermi a dare a voi la bibliografia vastissima che esiste, o citare la circolare del MINISTERO ell'INTERNO istituva della SAS con tanto di nalisi dei fenomeni da me denunciati ?!?! ) e infine guardarvi, col complessato interesse di chi sa che stà per dare prova di sé nel procedimento di dispensa del dott. Paolo Ferraro, la BANCA DATI DEL PROGETTO MK-ULTRA, poi MONARCH ( e non contano le sigle ma la SOSTANZA ). Che poi del terrorismo non convenzionale e del progetto ne parli una interessante informativa dei ROS .. non deporrebbe per una patologia loro, secondo assunto ?!?! Resta comunque da base e strumento di contestualizzazione il memoriale visionato dallo smemorato relatore della pratica mia . 3. COSE SERIE ULTERIORI. Dalla documentazione audio e scritta in atti ed allegate in ulteriore DVD emergono alcune cose di “minuto rilievo “ . Un sequestro di persona effettivamente perpetrato e portato a termine inizialmente, costruendo di sana pianta fatti e percorsi, con un ausilio parentale ( di “alcuni parenti “) semplicemente contraddetto da migliaia di persone entrate in contatto umano con il sottoscritto. L'oggetto e la finalità. La partecipazione diretta od indiretta come burattinai di tre magistrati ed un psichiatra deviato ed un quarto “supervisore esterno” autoproclamatosi tale . La copertura di fatti gravissimi ora di pubblico ed ascoltato rilievo. Il diretto e criminale coinvolgimento di quattro “alcuni” parenti le cui appartenenze e patologie emergeranno. “naturalmente “ . Una manovra condotta da una piccola e deviata filiera di psichiatri , in ritirata provvisoria . Come siano stato “create” ed attivate le due procedure di dispensa archiviate , e con prove inconfutabili, perchè oggettive, del carattere preordito e falsificato della stessa comunicazione al CSM iniziale. Chi le abbia create .. le stesse circostanze di un forzato silenzio … o si può ancora nascondere che l'ineffabile aggiunto Nello Rossi congegnò sua sponte e inviandolo in mail documento, lettera destinata a mia firma , con cui si otteneva secondo lui, il mio silenzio impaurito definitivo ?!?! Ho depositato la prova in commissione persino della trasmissione via mail e della paternità del documento e il “relatore” lo ha non detto (nascosto) al plenum . Firmai allora, ma col senno di poi, visto quello che state facendo oggi, cosa potevo fare allora ?!?! Abbassarmi come un giunco e approfondire: ciò che ho fatto. Una sequenza di reati nel quadro più generale, destinati ad una corretta e laboriosa qualificazione di autorità inquirente non inquinata. Citerei a proposito poi una denuncia mia con dettagliato articolo di giornale risalente al 1996 della grave deriva da apparato della corrente MD , ma da “magistrato democratico” … ancor oggi … ( denuncia con più o meno valore ?!?! ) Nelle registrazioni audio della Cecchignola una congerie di ipotesi di reato sconvolgente e “udibile”. Vi è purtroppo anche il CT consulente del CSM, dott. Tonino Cantelmi che osservando . “è stato molto abile” nel rispondere ai test, strappa anche una prima batteria e sequenza di test miei compilati, in diretta audio .. allegando l'alibi, - si trattava di domande e quesiti generali e propedeutici, per valutare se mi rendessi conto del contenuto degli stessi - ( incredibile !!! ). Il tema era una presunta paranoia che MI E' ESTRANEA . La condotta del dott. Tonino Cantelmi ?!?! un fatto di rilievo sotto diversi profili. La tecnica usata : un monumento alla doppiezza. E un primario di struttura psichiatrica dott. Paolo Girardi che, tirato dentro e non tiratosi fuori, trovandosi “di fronte a persone molto pericolose “ , e ad una telefonata di un ignobile interlocutore che propalava la false informazione “ il dott. Ferraro fà degli errori o sbagli “ sul lavoro, presentandosi il telefonista come magistrato ( di nome ma non di fatto ) , avendo ammesso in precedenza inequivocabilmente che tutto quello che è stato fatto non doveva esserlo, dopo aver invocato l'aiuto degli avvocati che affiancavano per stima e riconoscimento il dott . Ferraro, ha tentato poi dopo “evidenti novità”, di gestire l'ennesimo incredibile tentativo nei confronti del dott. Paolo Ferraro, con argomenti talmente clamorosamente falsi .. da lasciare scioccati ed inebetiti tutti coloro che ne hanno patito direttamente e sentite le “gesta” narrative, invereconde e ascoltabili con gli audio allegati , sue e e del giovane (mal ) “preparato “ psichiatra dott. Sani, coinvolto senza neanche rendersi ben conto di quale persona avesse davanti . Una responsabilità che si è fatta grande quanto le precedenti . O commettere e tentare di commettere nuovi abusi anche per coprire i precedenti e svariati reati, è una attenuante ?!?! Non lo è , in nessun paese del mondo . Posso io ancora oggi spendermi in una analisi puntuale e pignola ?! Nò , mi accontento della solare patente esplosiva innascondibile verità dei fatti .. e di prove e documenti che restano , su chi sia Paolo Ferraro, e cosa e perchè sia stato fatto. A voi la scelta improbabile di non considerare la vera realtà di questa vicenda non “ umana “ ma istituzionale e per altro verso criminale ... che ha coinvolto in diretta anche alcuni parenti .. , disastrati loro . Con l'occasione suggerisco infine la attenta lettura del pamphlet denuncia pubblica allegato ( ANTIDEDALO. La psicologia sistemico relazionale ed il pericoloso “dedalo” deviato ) . che spiega come, con quali metodologie e strumentazioni, ci si muova... in casi siffatti, e quale ruolo venga affidato a una cerchia di soggetti ben concentrata in Roma, “Sacerdoti” (sic !! ) della mente umana nella sua mera e materiale concezione, e consapevoli compartecipi di una idea e progetto che li gratificherebbe in prima persona. Non si sa mai, una lettura attenta che potrebbe servire per il futuro. E nel frattempo ascoltare .. un poco .. non farebbe mai male, riservando il giudizio. Sono ed ero pronto alla ennesima prova … ma mi distanzio del solerte bevitore di cicuta .. di storico-filosofica memoria . La autorità merita grande rispetto, ma se si abbandona l'autorevolezza , e la si piega a logiche non legalmente propalabili, essa perde il suo fondamento naturale e costituzionale. La mia formazione giuridica, la nostra concezione del diritto come apprestato a tutela e garanzia, oltrechè a trama regolamentare e anticipato indirizzamento sociale, e la mia storia, mi inducono ancora oggi, quasi di fronte ad una evidenza insormontabile, a dire pubblicamente che la magistratura e la legge, la Costituzione ed i valori programmatici in essa espressi, restano il sale ed il fondamento di una democrazia da realizzare e conquistare nella sua concreta aderenza ai principi, ma deviata nella pratica giorno dopo giorno, per cause varie, tutte individuate e vagliabili. ( “STAZI GIURIDICI E PASTORI DEL DIRITTO NON DIRITTO “ ) Sempre vi sarà sole, speranza, verità ed occorre serenamente affrontare il quotidiano e con ottimismo della volontà, affinchè la legge e il vero siano rispettati, vieppiù dinanzi ad orditi criminali . Non so se tutti i nodi vengano al pettine , ma questo nodo si avvicina … ineluttabile . Roma 8 ottobre 2012 PAOLO FERRARO ALLEGATI DEPOSITATI PRESSO LA IV COMMISSIONE 0. Certificazione originale ultima del prof. Camerini Giovanni emessa a fine Settembre 2012 e in originale già attentamente visionata dal dott. Tonino Cantelmi . 1. FALDONE COMPLETO DI TUTTI I DOCUMENTI CON DVD (LEGENDA DVD, DIVISO IN OTTO DIRECTORIES: AUDIO_VIDEO_SERVIZI _CONFERENZE DOCUMENTAZIONE INTEGRATIVA e solo BANCA DATI PROGETTO MK - ULTRA VICENDE 2008 2011 NOVEMBRE 2008 GENNAIO 2011 XPROCURA PERUGIA VICENDE 2011 GENNAIO GIUGNO 2011 ( Documentazione integrale su piste psichiatrico ospedaliera familiare e fatti esposti ripartita per tema in singoli file pdf VICENDE 2011 LUGLIO OTTOBRE 2011 (Relazioni e certificazioni mediche ulteriori) VICENDE SILVIA CANALI(documentazione investigativa integrale con video foto e dati web e alcune registrazioni tra presenti ) X GIUDIZIO ARTICOLI PAGINE WEB Etc X PROCURA TERAMO VARI ARTICOLI DOCUMENTI E BANCA DATI PROGETTO MK - ULTRA 2. NUOVO DVD CON REGISTRAZIONI AUDIO RELATIVE A CONDOTTE POSTE IN ESSERE DAI dott. Paolo Girardi e dott. Tonino Cantelmi, e DOCUMENTAZIONI VARIE . MEMORIALE MEMORIA E BROGLIACCI ED ARTICOLO ANTIDEDALO sulla psichiatria deviata SU INTERNET www.paoloferrarocddgrandedicovery e cddpsichiatriaepsicologiadeviate su blogspot CERTIFICAZIONI Carteggio denunce ed esposti vari REGISTRAZIONI audio dott. Cantelmi e dott. Girardi Paolo nonchè dott. Sani NUOVE CONFERENZA ED INTERVISTE CON PROVE AUDIO IN CODA ed altro N.B. La presente memoria , contiene a sua volta link ipertestuali che consentono la integrale visione di tutti i documenti audio e video indicati e viene trasmessa anche via mail a ciascuno dei membri del CSM e segreteria della Commissione competente . A scanso equivoci . Sicchè volendo ciascuno potrà acquisire ulteriormente ogni elemento necessario ed anche “approfondire “ . (1) CAPITOLO VIII. LA INFORMATIVA AL CSM .RELAZIONE ALLEGATA ALLA LETTERA DI ACCOMPAGNMENTO Per quanto concerne la relazione di servizio prima inoltrata al CSM con lettera , essa appare: a) stranamente poco dettagliata su specifici e concreti fatti da mè indicati solo al fine di far capire in quale storia mi fossi trovato, , b) in parte erronea , ma ritengo per la concitazione nel prendere appunti,c) in parte contenente equivoci, d) in parte con allusione , inspiegabilmente, a passaggi che non sono da mè rammentabili ( di testimoni di Geova in particolare avrebbe parlato curiosamente solo mio padre, con osservazione illogica ed inaderente ai fatti, (puntuali osservazioni ho fatto in altra sede ) , Mai avrei potuto parlare a Massimo di presentazionie dei due, aldilà della porta e poi, assurdo tra gli assurdi di presentazione alternativa ( o siamo l’uno o siamo l’atro, testimoni di geova o rappresentanti di vendita di aspirapolveri , di Natale ?!?!? ) i due erano in silenzio, si scambiavano sguardi di intesa e nessuno parlò con loro né loro dissero nulla . Anche qui giustifico la incredibile ed inattendibile imprecisa indicazione, solo per la concitazione nell’annotare , e poi per la concitazione nel redigere relazione di servizio che risulta redatta nell’immediatezza poi rivista ed integrata con fatti successivi,ricollegati a colloquio telefonico ulteriore, infine arricchita con dati e fatti risalenti al Novembre 2008. A TAL RIGUARDO METTO ESPRESSAMENTE IN RISALTO che a fronte di una relazione di servizio quale quella stilata in data 29/12/2010 la nota di accompagnamento della Compagnia CC Trastevere è in data 11/1/2011 e pervenuta il 12/1/2011. UN DATO MERO CHE CHIEDO DI CONSIDERARE ESPRESSAMENTE. L/a relazione di servizio, pretermette, i ripetuti almeno due, , leggermente accorati ma sensibili, . . riferimenti iniziale e finale , alla natura di colloquio telefonico con amico , e non indica che io espressi certamente /almeno in apertura e chiusura:: il mio fine: RIFERIMENTO INIZIALE LETTERALE E “ Massimo, ti telefono dopo tanto tempo solo per farti sapere chi è ancora e chi è sempre stato il dott. Ferraro e quello che mi è successo OMISSIS “In primo luogo io parlai per telefono di Panagini Paolo, ingegnere informatico abitante e titolare di ditta in Voghera, , in premessa quasi subito, ( quale persona che la donna aveva frequentato tra fine 2006 ed inizio 2007), e che la donna mi aveva indicato come in rapporti coi servizi. Ho chiarito il tutto in , separata sede, , che lo avevo contattato, per illustrare la possibilità, di inserimenti e contatti della donna , e giammai ho postulato una frase del tipo “ questa storia andrà a finire male tenendo anche in considerazione il fatto “ . La frase è sintatticamente per collocazione per connessione non aderente a quanto ho detto. ..Anche qui la mera annotazione sfusa su un foglio e la vicinanza di parole deve aver contribuito al curioso accostamento sintattico, operato in buona fede da Massimo. . . A prescindere dal fatto che il dott. Panagini mi sembrò persona sensibile, equilibrata e perbene . In secondo luogo non può essere vero che io avessi parlato di sètta , sia nella denuncia originaria ( non subdoravo una tale ipotesi sino alla prima decade di Dicembre : telefonata della donna, sms del 13/12/2009, comportamento del gruppo all’uscita dalla abitazione, analisi ancora incompleta e dubbiosa dell’ascolto dell’audio, assenza di analisi culturale e di riscontri anche mediante ricerche su INTERNET, bibliografiche etc ) che a voce con Massimo, perché per l’appunto nel Dicembre 2009 si interruppe ogni rapporto con lui, per intervenuti ordini superiori . . E proprio per questi in effetti nella telefonata dell’29/12/2010 gli citai la circolare del Ministero dell’Interno, ERA LA PRIMA VOLTA CHE PARLAVO DI SE’TTA CON LUI. . Anche qui la sovrapposizione dei ricordi potrebbe giustificare l’errore di anticipare una notizia da mè potuta riferire a lui mai nel Novembre 2008, NECESSARIAMENTE. In terzo luogo , dissi che non solo avevo ascoltato una allusione pressante ad un TSO, dalla voce al telefono di un magistrato della PROCURA,.ma soprattutto che la Ragucci sapeva già del mio destino sin dal Gennaio del 2009. E “ricordo” che un po’ allibito ed un po’ preoccupato, Massimo replicò con voce colpita, forse solo di stupore “ già lo sapeva .. ?” “ . Per quanto riguarda il racconto di Massimo dell’episodio del Natale 2010, mattina ore 9 c.a. nella relazione non vi è la descrizione di due uomini, che invece io feci, dettagliata, con riguardo all’aspetto, dimensioni e tratti fisici generali, , parlando di pantaloni verde marcio , color tipo militare, al plurale ma intendevo paio di pantaloni e sempre di maglione con riferimento ad uno solo dei due ( questo anche può essere stato un equivoco linguistico o da annotazione concitata, deporrebbe a favore di ciò la mancanza di due tratti descrittivi intervallati dalla presenza di due altri tratti descrittivi ). ,. . Assolutamente “non ricordo” dichiarazione circa la loro natura ( dichiarata ?!?! ) ditestimoni di Geova o rappresentanti di vendita di aspirapolveri, godo di una particolare memoria , più volte “specificata “ e se mai le avessi fatte , sarebbero state PATENTEMENTE IRONICHE, e altro non avrebbero potuto essere , secondo logica, e stile del sottoscritto,. NON DISSI CHE NON APRII LA PORTA PER PAURA , MA CHE LASCIAI A MIO PADRE L’APERTURA DELLA PORTA ( a lui non l’ho detto , ma a mio padre dissi , se cercano mè non ci sono . Mio padre decise di non aprire sempre in silenzio rimanendo e tentando di osservare i due dallo spioncino della porta , ed il racconto preciso al centimetro di tutto quanto èp successo è stato destinato ad altra sede =. Il mio recarmi nello stanzino elle scarpe e degli attrezzi non fù però destinato alla ricerca di scarpe , ma anche questo non l’ho detto a Massimo, né lui lo sa. . Richiamo all’attenzione la mia riserva di riferire direttamente su un dialogo del 24 Dicembre 2010 mattina. Depositata in separata sede. In ordine alla telefonata ricevuta il 29 Dicembre mattina in mia assenza e poi rieffettuata al dott. Vecchione, ex Procuratore Generale all’epoca dei fatti , la sua storia e conoscenza di ambienti poteva essere significativa, anzi . dissi errando , “è andato in pensione nel Maggio 2009” e Massimo precisò “ è andato in pensione nel Giugno 2009 “ , così a lui risultava.. Comunque era la prima e ultima telefonata al cellulare in vita mia con il dott. Vecchione.. Ma allego relazione del sign. Amedeo Gnocchi CHE ASCOLTO’ LA TELEFONATA DAL VIVO,. Sulla telefonata spiegai che essa non appariva comprensibile per il contenuto ( di un fatto procedimentale, non parlai e non avrei mai parlato, anche perché il Procuratore mi anticipò la richiesta di telefonare a Vecchione, mi fornì un foglio relativo ad una notizia di reato per infortunio, , ed io lo restituii nella seconda metà dicembre spiegando che di mero infortunio già trattato con 415 bis CP si trattava e spiegando con tutto il garbo possibile che non avrei riferito a persona non interessata, mai per telefono e concludendo che lo invitavo se riteneva a prendere lui contatti con il richiedente , in modo definitivo e direi deciso). . .. Io dissi a Massimo che all’epoca volevo scoprire se e quanto la donna ed il figlio fossero succubi della situazione ( si ricordino le molteplici allusioni della donna alla “situazione ambientale “ .) ASSOLUTAMENTE non riferii il ragionamento all’oggi IN NESSUNO MODO. Per la semplice ragione che non ho alcun rapporto, legame, pensiero collegato a quella donna da oltre un anno e mezzo e che le vicende mi hanno costretto a seppellire l’affetto che nutrivo per quel bambino di dodici anni, allora, sensibile ed intelligente, anche perché infine nutrire curiosità a riguardo, da parte di chi ha ricevuto dichiarazioni dirette, allusioni impaurite e sentito e verificato atro sarebbe insensato.. Ma tale notazione mi colpisce , con stupore …e grande stupore, direi, .. anche qui forse il dialogo concitato e la sovrapposizione della tempistica giustificano . ma tutto potrà “ essere verificato “ Sui 45 file ( 37 spezzoni audio estratti e 8 originali ) precisai invece CHIARAMENTE CHE PERSINO LA DONNA ASCOLTANDOLI AVEVA AMMESSO IN MAIL OLTRECHE’ A VOCE CHE SI SENTIVANO, precisai in equivocamente che ALTRI AVEVANO SENTITO I FILE E CHE ORA AVVOCATI, UNA DONNA OLTRE AGLI ORIGINARI UDITORI ATTENTI NE CONFERMAVANO ASCOLTABILITÀ E INTERPRETABILITÀ. DIRO’ di più: dissi anche che altro maresciallo dell’arma aveva sentito in tempi non sospetti e che aveva capito interpretato e valutato in via di ipotesi destinata a verifica ciò che si sentiva. . . Non parlai di “testamento verbale “ ( la frase è un non senso giuridico, ridicola in bocca ad un giurista già cultore del diritto privato ) ma dissi “ testamento morale “ , e posso aver pronunciato male la parola o a tutto concedere, salvo verificare, si può essere verificato un lapsus, questo sì:, tutto stà nel chiarire da parte di chi … : La frase in coerenza con il fine amicale della chiacchierata, un pò pretenziosa, SIGNIFICAVA “ricorda chi sono e che magistrato sono” ed era a lui rivolta come amico che non aveva colto la portata etica e morale di quello che feci allora. Era un rimprovero , indicava che avrei non inteso riprendere rapporti con lui . Non ho mai detto che non avrei portato rancore, , non conosco dentro di mè questo sentimento e NON USO TALE PAROLA, , ma invece in una seconda telefonata pretermessa da Massimo, lunga, con il mio cellulare, , ero al ristorante, e potrà essere, anzi verrà ragionevolmente riscontrata nella sede competente, se ritenuto utile, , mi sono stupito che lui avesse effettuato relazione di servizio, anzi rabbuiandomi vistosamente, gli spiegai ESPRESSAMENTE anche un po’ alterato, che una relazione di servizio , senza analitica precisazione del tono, finalità ed in ipotesi senza indicazione del mio atteggiamento concreto volto solo a far capire a Lui la concretezza della mia vicenda, come amico , , impostata genericamente , avrebbe potuto rivolgersi a mio danno. MAI HO DETTO che ero o sarei stato contento e tanmeno che “ perché “ qualcuno sarebbe stato contento in quanto qualcuno avrebbe dato più credito alle sue ( ndr, mie ) valutazioni “ , e semmai lo avessi detto sarebbe stata una frase polemica e carica di polemica indignazione. Anche un po’ ridicola la frase , a pensarci “ più credito da una conversazione amicale con un amico che non si occupava di nulla più ?! Non basta un magistrato che denuncia formalmente fatti precisi ?” quella frase riferita non ha un senso .. non fù detta ma fosse stata detta nella concitazione sarebbe stata una provocazione indignata . Anche qui la concitazione del ricordo può spiegare la imprecisione nel riferire la sola frase, , di un colloquio durato almeno 20 minuti, e centrato SOLO sulla mia anche offesa non condivisione della scelta di fare una relazione di servizio su uno sfogo amicale. Eù’ a quel punto che Massimo mi disse “ io ho riferito a voce, poi mi è stato ordinato di redigere relazione . di servizio “ precisando che lo aveva fatto “ anche per tutelarmi” ( SIC ?!?! . E qui la mia , ovvia, lunga, incisiva, forse prolissa, argomentata e dura obiezione precisando “ sono persona che sa perdonare errori altrui, in buona fede “ . Ma sovviene il ricordo risalente al 2005 di uno stemmino sulla giacca di Massimo, a suo tempo un gesto suo, per farmelo notare , e la specificazione che era il simbolo di un ordine militare . Conclusi perciò la telefonata alterato e deluso, sul piano umano, mantenendo un atteggiamento leale . Di qui la “sintesi” “ non portare rancore “ redatta,. E difatti sintassi, frasi , loro sequenza costituiscono una “ libera sintesi “ . il piatto davanti mi si era freddato e il cameriere davanti nel ristorante ormai vuoto , mi guardava allusivo al tempo sprecato al telefono. Vi è stata una terza telefonata di puro sfogo, era appena rientrato a casa effettuata dal telefono di casa mia, solo perché ero a casa , sul divano, con accanto il cordless, in cui dissi ancora deluso da lui, guarda che tutta Cecchignola sà, che solo una ricerca su INTERNET permetteva di raccogliere indizi , e con tono immaginabile , ripetei, se proprio dovevi fare una relazione di servizio , avresti dovuto riferire fatti concreti, indizi, dati reali, che io non avevo inteso comunicargli se non per dargli la possibilità di capire cosa mi era successo ( allora assumevo no sapesse o potesse capirlo ) , provocatoriamente, gli dissi bastava verificare la posizione di donna al primo piano, gli dissi che i CC della stazione Cecchignola ,erano intervenuti per la grave situazione familiare, e provocatoriamente gli dissi ad alta a voce ,in una sequenza inequivocamente volta a fargli capire la mia indignazione “ falla se ritieni una relazione di servizio,, ma non la fare .. io solo all’amico parlavo e parlo …. “ e stava a casa sua . . Anche qui un rimprovero .. morale … fù lui a interrompere la telefonata allegando che il suo cellulare era scarico .. ma la telefonata fù chiusa sul mio chiarimento DEFINITIVO . Infine di “pericolo di vita “ mio .semplicemente . non mi curo,perché il coraggio è uno dei doveri di un magistrato, ma della verità sì, quella accertabile e concretamente valutabile.. Delle due successive telefonate di sfogo non ho riferito al CSM, perché mi sembravano non conferenti, ora ho letto la relazione di servizio con appendice, a doppio stadio, prima citavo sommariamente a memoria .. Ora con la esattezza resa necessaria . . Nella seconda parte aggiunta , leggo che io avrei solo parlato al Novembre 2008 di pericolo perché la donna avrebbe potuta essere trasferita contro la sua volontà all’estero . IO dissi allora e ripetei che era urgente avvisare la donna, per la eventualità che potesse porre in essere ulteriori condotte, condizionata ( si veda sms citato in prima parte ed allegato ( si chiama pericolo di reiterazione, salva la "trasmutazione psichiatrica" del significato giuridico preciso delle parole ) , ma parlai e scrissi , non di trasferimento all’estero , ma di un preciso sms , a lei diretto, che avevo potuto leggere ,. In detto SMS, pervenuto proprio in quei giorni, da un numero di cellulare che non memorizzai, scritto da donna, con participi cioè, declinati al femminile, si proponeva ad essa di partire, per un viaggio-stage in Germania e Francia, e si sottolineava che la destinataria dell’sms si sarebbe divertita. E si sarebbero divertite.insieme. . . L’sms, era inviato ad una casalinga, con titolo di studio secondo anno di scuola superiore, “madre di un bambino, che non si era mai mossa da casa , e mai all’estero , a mia saputa. Il contesto in sui si inquadrava l’sms ?!, le registrazioni in cui si sentiva solo una donna che scolava i broccoli. . Stage sulla specifica tecnica all’estero, era dato presumere ?! :Mi si passi l’ennesima ironia, per stemperare,… Non lo potevo sapere, ma forse l’intervento dei CC, , che stabilirono “l’infondatezza” della notizia, la sera stessa, recandosi a trovare a cena la donna a casa dei parenti ( neanche avessi detto che aveva il biglietto aereo in mano, e poi, se si và a parlare con una potenziale parte offesa a cena dai suoi a cena dai suoi la si trova ) un effetto positivo lo ebbe. Solo che io avevo fatto presente a voce di avvertire la donna che dalla registrazioni sembravano emergere attività di “trattamento”. Una notizia da mè appresa solo oggi con la lettura della relazione di servizio ora mi pare importante e conferma un fatto non secondario e . “ avendo già appreso i timori rappresentati dal dott. Ferraro .. OMISSIS . Aveva proprio per questo deciso di trasferirsi dalla abitazione di via dei bersaglieri “. Questo è vero io avevo timore, lei … aveva paura DICHIARATA .., si trasferì dalla madre e cambiarono apposta le chiavi di casa …. In separata sede è a disposizione tra i tanti dato audio relativo alla violenta pretesa restituzione di chiavi, summenzionata. E che la presa di possesso della casa e della donna ivi abitante fu realizzata poi è un dato certo .. meno per chi non ha inteso indagare . (2). IV. L’AVVIO E GLI SVILUPPI DELLA PROCEDURA DI DISPENSA DAL SERVIZIO CONCLUSASI CON ARCHIVIAZIONE NEL LUGLIO DEL 2010 Rientrato in ufficio, subito dopo aver portato i panni sporchi in lavanderia, la stessa mattina delle dimissioni, lavorai dal primo istante, poi portai al mare le mie bimbe per una settimana, in camper, facendomi aiutare, anche per cucinare,.. dalla loro baby sitter. Pur bombardato dalla sostanza addetta a farmi dimenticare il fatto e/o la sua interpretazione e ricostruzione e comunque a impedirmi di fare qualunque utilizzo “patologico” laziale o umbro che fosse, dei miei ricordi . Ritrovai una mia amica Cristina, lì al mare, stetti molto bene con le bambine. Il ricovero mi aveva già fatto perdere la festa di compleanno della mia adorata piccina. Tornato a Roma , parcheggiato il camper, in vacanza andavo in piscina con la mia amica, e uscivamo la sera , io ero pieno di interrogativi, troppe cose, troppo violente e inspiegabili erano accadute. La mia amica resisteva bene anche al mio essere diventato un bambolotto di plastica , privo di una sfera intima, .. quella che contribuisce alla affettività.. Segnalai oltre al solito problema generale ( io non avevo avuto mai niente di alcun rilievo tantomeno psichiatrico .. ) il problema collaterale all’ospedale, ed il primario con atteggiamento munifico mi fece dotare di un certificato addetto all’acquisto di un noto prodotto che interviene solo sul meccanicismo della sfera annichilita dal prezioso altro prodotto anti-psiche infestata da ricordi NON GRADITI.. Dall’acquisto in quadri dose, ricavai previa ingestione di due pillole, ed a distanza di 20 giorni , due idoneità strumentali a mantenere il legame affettivo legato alla corporeità della mia compagna. Io non provavo nulla , e nei due casi, mi sentii generosamente dedicato a lei. Solo. Nel Gennaio 2011 sarei stato poi gratificato della qualifica di affetto da ipersessualità, ma l’assurda qualifica, nasce in ben altro contesto . come presto spiegherò ( e anticipo l'scolto di un audio che rappresnta una accusa pubblica contro tutta la psichiatria deviata ) . Ripreso lavoro e vita sociale come al solito normale, pochi amici scelti, i miei collaboratori, persone scelte a suo tempo, (e fui fortunato) , frequentazione ulteriore delle mie bimbe, solo di mio padre e mia madre e di rado di mio figlio grande e sua sorella . Proseguendo l’interruzione “atavica “ dei rapporti con i miei " malati " ( ma pericolosi ) fratelli. Nel frattempo continuavo a seguire/subire incontri settimanali, e poi quindicinali, con una psichiatra teutonica, (DD ) dott.ssa Iginia Mancinelli nel corso dei quali ultimi veniva rinnovata somministrazione cutanea.del simpatico prodotto denominato RISPERDAL in versione long act, "morigerata " . Solo dopo avrei compreso che gli psichiatri del Sant'Andrea non erano organici alla stessa masoneria deviata , e che addirittura " la temevano " .da collegati all'ordine teutonico ( associazione a difesa dei suicidi e parenti ?!?! " I volontari dell'ordine teutonico " . !! ) . Unico tema di dialogo , se stavo bene , chi frequentavo e qui e là , se ricordavo la storia e se avevo cambiato opinione a riguardo. All’ultima insinuante domanda dolcemente pressante rispondevo, solo con sguardo tra il dolce, l’offeso e l’indignato. Avevo scelto questa tattica. . Fui controllato e trattato così fino al Marzo 2010, più o meno. Prendevo contemporaneamente anche un prodotto orale destinato alla stabilizzazione del’umore, così raccontavano , a mè, che in tre secondi avevo controllato su INTERNET effetti controindicazioni e natura dello stesso . . Rimanevo infatti stabilmente indignato e stabilmente accorto. Ma non potevo non prendere cià che mi veniva propinato perchè facevano analisi e controlli continui e perchè, questo lo spiego a beneficio della collettività, non prendere un farmaco imposto equivale a sottrarsi ala terapia e quindi a integrare il presupposto per un ricovero coattivo . Continuai a subire il controllo “terapeutico” senza nulla obiettare ma osservando il comportamento dlla psichiatra addetta al mio controllo. Poi mi capitò tra capo e collo quello che con certezza prevedevo, sarebbe poi accaduto, già dal momento della gradita coattiva mera proposta di TSO eseguita con "sequestro di persona " . La notifica della decisione di aprire una procedura di dispensa a mio carico da parte della IV commissione del CSM , mi fù anticipata a voce dal collega che mi aveva “assistito umanamente “. Mi disse che un membro donna della IV commissione e di corrente UNICOST …aveva richiesto la riapertura del fascicolo ed una nuova procedura. La prima già archiviata..in toto dalla I commissione Ma della prima archiviazione non mi aveva a suo tempo detto nulla, nonostante la sua NOTEVOLE entratura …. . Il collega non sapeva che io, recandomi a prendere ascensore in piccolo corridoio laterale e limitrofo a porta chiusa , , avevo casualmente ascoltato una piccola porzione della sua telefonata del 2009 sul TSO auspicato,( e glielo tenni accuratamente nascosto, sarei rimasto gratificato significativamente dal suo sguardo perso ed arrabbiato, quando effettuai studiatamente la prima piccola discovery nell’ottobre 2010, mi sembrò una conferma : ero io il destinatario della pressione affettuosa ). Tremai alla notizia, attesi la notifica , mi fù fatta dal Procuratore accompagnata dalla battuta “ sai sono un po’ burocrati “. Non so perché non sorrisi alla battuta.ma intimidito dalla situazione dissi solo “io ho cinque figli .. “ Preparai una mia contro deduzione sintetica sui fatti veri, in silenzio, ma nominai proprio il collega sopra indicato. Sulla scorta di un ragionamento preciso. Ero stato buono ed in silenzio per un anno. Non ero un pericolo. Si sarebbero accontentati di certificare che avevo "sbroccato" sul solo fatto a monte. per tentare di rendermi un testimone inattendibile . , mi augurai ma ne ero certo .. difatti che altro potevano inventarsi eventuali detrattori ?! . E fui una pecorella smarrita..ma accorta., lasciai fare, seriamente preoccupato, lo ammetto. .. L’altro aggiunto NELLO ROSSI preparò la "mia" controdeduzione, ( allego copia della mail di trasmissione, da lui a me, ( ALL 14 ) sulla trasmissione del file e deduzioni “mie” stampate) non il collega difensore, che suggerì qualche modifica . . Le “mie” deduzioni falsificavano ed alteravano la realtà in vari punti ( “mio” inventato stress lavorativo, “mia” reazione successiva alla " fine di un rapporto", in realtà tenuto in piedi, per altruismo e solo alfine di aiutare dall'esterno la donna ed il figlio , “mia” decisione consapevole di non incidere sull’attività dell’ufficio presentando a suo tempo domanda di ferie ( !?!?!?! ) . Il fatto che io compiaciuto seguissi ,( non subissi,) una "terapia" “proficua “.( per mè?!) . Ma il capolavoro fù l’abiura costruita con una arte menzognera a me ignota e da me impraticabile : “ E’ in tale contesto che va collocato lo scritto del 23 novembre 2008. Uno scritto che è il frutto di tensioni e suggestioni emotive avvertite, in quel momento, con eccezionale intensità ma limitate ad una fase circoscritta nel tempo e che oggi possono dirsi completamente superate ( così come è oggi assoluta e totale la distanza dalle affermazioni a suo tempo fatte in tale scritto). Tale superamento è scaturito dalla esatta percezione delle grandi difficoltà derivanti dallo stato di stress psicofisico e dalla scelta, meditata e responsabile”. ( e qui la maestria si fa arte pura) “ di intraprendere un percorso terapeutico comprensivo di un breve ricovero volontario in una struttura pubblica.”. E già la proposta di TSO la sua organizzazione a blitz, la mia costrizione e la impossibilità di uscirne fuori non dovevano esistere. Ma perché?! in fondo erano “alcuni” i mie “parenti” gli autori, ipotizzavo ( senza certezze ) Quando lessi le deduzioni” propostemi mi illuminai dentro : c’era una "verità" da allineare . Forse sarebbe bastato questo . Firmai con il cuore l’anima e la sensibilità infrante.subendo la pressione della situazione senza difese .. sapevo troppo poco .. ) Dovevo dire di mè ciò che non pensavo e che non corrispondeva alla verità dei fatti , e anche alla logicità di dati ricostruibili …. ( e mi guardavo bene dal dirlo ………. Ero un leone ferito a morte e coniglietto silenzioso mi finsi o se volete “ mi ero fatto giunco “ seguendo un antico insegnamento … mentre la tempesta imperversava. ) Le deduzioni non bastarono, la struttura del Sant’Andrea doveva certificare il mio stato di idoneità attuale e ancorarlo alla specificità della mia attività lavorativa, chiesi il certificato consapevole del mio stato di completa salute psichica ma mi fù sempre ancorato alla certificazione della forma psicotica senza altre indicazioni di “ eccitazione reattiva. Ero sempre un “malato” ( necessitato ) sotto stretta sorveglianza.. La procedura di dispensa andò al plenum e fù richiesto da un membro politico, un generico "approfondimento".. Lì ebbi poi la conferma della giustezza del mio ragionamento . Fatta l’abiura, certificato simulatamente il fondamento patologico della mia denuncia, originaria, e santificata la mia inattendibilità sul caso ( ne ero l’unico accreditato analitico e credibile testimone ) nonostante il colpo di coda comunque non era più utile infierire su di mè., così mi auguravo. Seppi poi che con lealtà necessitata ( vi erano un parere ufficiale coi fiocchi indiscutibile , emesso mentre avrei dovuto star male e due anni di lavoro indefesso e normale .. il Procuratore avrebbe detto di mè in commissione, “ Il dott. Ferraro Paolo è un magistrato preparato, attento, scrupoloso, molto affidabile. Ha sempre lavorato con attenzione, con scrupolo ed ha esaurito sempre bene i suoi compiti. Ho portato le statistiche comparate del 2009 e 2010 che sono il periodo che interessa. Etc etc. E la procedura fu archiviata dal plenum alla unanimità ( ALL 15 ) ma “ allo stato “ . . Peccato che uno in stato di psicosi reattiva non può lavorare, non può dormire, non ha contatti sociali di lavoro e di vita regolari … La verità ufficiale si prendeva a cazzotti da sola … .tutte e due le cose insieme non potevano essere vere .. ma era vero quello che aveva dichiarato il Procuratore .. infine. E ormai avevo la prova che tutto era stato ordito in ragione di ciò che avevo scoperto ma anche che se avevo scoperto , in quella situazione non mi potevo essere cacciato da solo . Difatti ero fuori gioco anche nella certa progressione professionale, messo fuori gioco e sotto permanente ricatto ( io che non avevo mai subito neanche un "ah " in ventisei anni ) . A lungo mi sono interrogato poi su qual era il mio dovere di magistrato, il mio dovere morale, ben consapevole dei rischi che correvo . Avevo passato trepidante le ferie del Luglio 2010 , fatte a Roma, pronto a difendermi sul piano amministrativo, ma con la paura di costruire argomentazioni che avrebbero consentito in quella sede di pormi in in cattiva luce strumentalmente. Disarmato . A fine Luglio la notizia, positiva auspicata .. In famiglia passava la voce che ero stato “ miracolato “, vista la “ mia malattia “. Come mi potessi sentire io dinanzi a tale versione .. lo lascio immaginare e argomentare alla opinione altrui. Ad Agosto 2010 tornato al lavoro, dopo trenta giorni passati a studiare la mia difesa ed in attesa, predisposi un vero e proprio piano di lavoro appuntato a penna e depennato , passo dopo passo. . E studiai su INTERNET i pericoli che potevo correre sul piano “psichiatrico” .. valutazione critica permanente = Delirio permanente . La libertà di pensiero val bene la distruzione di una intera vita e di una professionalità. A parte altri valori che neanche indico, ben più generali e a cui ho votato la mia scelta di fare il magistrato . , Forza non puoi soccombere, mi dissi, ci sono altre poste in gioco oltre la tua dignità. I conti non tornavano più in alcun modo : inquadrare tutto come un errore colossale a catena lasciava , quello sì, aperti “troppi buchi “, anche a voler prescindere da ciò che avevo toccato e scoperto ; la somma delle artefatte e superficiali valutazioni tecniche, le informazioni soggettivamente alterate dei mie parenti non frequentantimi, ( magari caduti nel vortice per un male che si portavano dentro loro ma anche questo non tornava ) giudizi od informazioni loro pervenuti, la forza della negazione della parte offesa donna “impaurita” ( chi aveva usato l’argomento ti facciamo togliere il figlio, a me da lei riferito ?! ) , l’eccesso di zelo psichiatrico da parte di professionisti che fanno i CTU su incarico presso la stessa Procura .. , la difesa dell’ufficio, la difesa di mè , sia pure in una “ forma incisivamente falsificata “ poco compatibile con il concetto di sostegno affettuoso , attuata, da chi, come, chi se ne fosse preso la responsabilità visibile, se ci fossero state altre responsabilità. non lo sapevo . …. E il ridicolo della situazione era che mio fratello e mia sorella assumevano essere i miei salvatori … i miei monitorizzatori , ed in prospettiva . altro ….. (.. che non oso immaginare dato che lo schema di falsità utilizzato disegnava grosso modo un bipolare depresso, spendaccione e paranoico .. buona da interdizione , direi ... ) . . Sulla “fede” del primo psichiatra occulto e del secondo venuto il Sabato al Sant’Andrea avrei messo le “ mani sul fuoco “ , e c’era troppo che non quadrava, nel comportamento paternalistico del primario. La teutonica psichiatra era , credeva lei, impenetrabile. .. .

lunedì 8 ottobre 2012

Il potere e i buoni avvocati, di un'Italia allo sbando!

il mese scorso o giù di li, il “benefattore della umanità sofferente" Piero Gelmini prete spretato ma con titolo ecclesiastico ancora adoperato da ogni mezzo di comunicazione, attraverso i suoi avvocati strapagati è definitivamente riuscito a beffare la corte di Terni e ad annullare definitivamente il processo a suo carico per ipotetici gravi motivi di salute di cui soffrirebbe, motivi mai palesati se non in modo vago, ma siamo certi che il mondo medico connivente gli abbia fornito “valide pezza d’appoggio”. Il tragico processo per il quale era stato rinviato a giudizio in una lunga istruttoria , piena di prove inconfutabili e dettagli scabrosi. Non si terrà mai. Ciò che è accaduto, macchia indelebile nella giustizia Itailana, sarà poi sottoposto alle revisioni della storia che consegneranno forse ai figli dei nostri figli la verità di quello che è accaduto dietro “confessionali” blindati” in Italia, Thailandia e Bolivia. Allora nessuno potrà più parlare, i Meluzzi e gli altri compagni di merende, dovranno scomparire dalla scena della verità storica e saranno archiviati come bugiardi e collusi. Questa è L’italia che avete voluto. Che lasciamo ai nostri eredi. Un caso tra i tanti, forse il più emblematico. E qui la vicenda si chiude, il blog resta “open” a mie spese per chi un giorno avrà le palle e i la posizione per fare giustizia, non in aula, in questo paese non si può, ma almeno la scriveremo sui libri e chi voleva restare nella storia resterà per quello che è davvero stato. E’ finita Dal blog di Marco Salvia

domenica 7 ottobre 2012

Forse Caciari da quando è divenuto Prorettore per le scienze umanistiche dell'Università Vita-Salute San Raffaele si è sentito in obbligo verso il cristianesimo attivo e intrallazzone dell'amico e stimato Don Verzè, prete dalle mille risorse confessore di Berlusconi e affarista da sempre. Perchè solo il cristianesimo e non un insegnamento della religione di stato, ma delle religioni! Caciari sei peggio di Sgarbi!
SAREBBE NECESSARIO INSEGNARE I FONDAMENTI ELEMENTARI DELLA NOSTRA TRADIZIONE RELIGIOSA Massimo Cacciari “Non lo dico da oggi: sarebbe civile che in questo Paese si insegnassero nelle scuole i fondamenti elementari della nostra tradizione religiosa. Sarebbe assolutamente necessario battersi perché ci fosse un insegnamento serio di storia della nostra tradizione religiosa. Lo stesso vale per le università; sarebbe ora che fosse permesso lo studio della teologia nei corsi normali di filosofia, esattamente come avviene in Germania. (…) Per me è fondamentale il fatto che non si può essere analfabeti in materia della propria tradizione religiosa. È una questione di cultura, di civiltà. Non si può non sapere cos’è il giudaismo, l’ebraismo, non si può ignorare chi erano Abramo, Isacco e Giacobbe. Bisogna conoscerne la storia della religione, almeno della nostra tradizione religiosa, esattamente com’è conosciuta la storia della filosofia e della letteratura italiana. Ne va dell’educazione, della maturazione anche antropologica dei ragazzi. È assolutamente indecente che un giovane esca dalla maturità sapendo magari malamente chi è Manzoni, chi è Platone e non chi è Gesù Cristo. Si tratta di analfabetismo. La scuola deve alfabetizzare. Quando i ragazzi vanno in giro a fare i turisti vedono delle chiese e dei quadri con immagini sacre. Ma cosa vedono, cosa capiscono? Spesso riconoscono a malapena Gesù Bambino. Non sanno nulla delle nostre tradizioni. La religione è un linguaggio fondamentale. Come la musica”. Massimo Cacciari, filosofo agnostico

giovedì 4 ottobre 2012

Alemanno nel segno di Costantino

Nonostante il suocero Pino Rauti sia stato un fervente evoliano e lui stesso, Alemanno, veniva da una destra paganeggiante........ .................................................................................. Sono un cittadino romano, nato nell’Urbe ma residente da tempo fuori dal Pomerio. Ho letto nel numero del 20 settembre di quest’anno della falsa cronologia, l’articolo pubblicato da “Repubblica” a pagina 4,che ti riguarda. Vi leggo infatti (tralascio molte giuste osservazioni dell’autore come “l’idea di patacca che la destra italiana ha della romanità e dell’antichità classica… il mondo dei figli degenerati dei gladiatori di cartapesta, che almeno si limitino a molestare i turisti al Colosseo…”) che tu il 27 e 28 ottobre prossimo, hai in animo di celebrare la battaglia di Ponte Milvio e il presunto miracolo di Costantino, “festa celebrativa dell’identità cristiana di Roma”. Che a Saxa Rubra verrà ricostruito un accampamento militare romano con annesse comparse di soldati e macchinari dell’epoca e che verrà messa in scena la battaglia, e che al tramonto farai proiettare nel cielo con dei potentissimi fari la scritta IN HOC SIGNO VINCES, mentre la controfigura dell’usurpatore Costantino alzerà il alto la croce con il famoso monogramma. Ora, è bene che tu sappia che quello che ti accingi a fare è indegno di un rappresentante dell’Urbe. Tu celebri solo il trionfo dei veri nemici di Roma e dei profeti di sventura che allignano da troppo tempo su entrambe le sponde del Tevere. Tu dovresti celebrare piuttosto la salutare discesa dei Lanzichenecchi, o la Presa di Porta Pia, o il vittorioso evento di Porta San Paolo, non la vittoria di viri lucifugi e di nemici del genere umano. Sindaco Alemanno, tu alimenti la collera dei Cives Romani. Remo Mangialupi miles Mithrae Da Ereticamente. Un dubbio chi sarà mai Remo Mangialupi, ma?

martedì 2 ottobre 2012

Una donna fuori dagli schemi

Leda Rafanelli(1880-1971), militante anarchica, futurista, convertita all’Islam, chiromante, scrittrice. “Forse lo temevo davvero? Ci pensai quando, vestendomi dopo il breve riposo del pomeriggio, scelsi una veste che mai avevo indossato con lui. Giorni addietro, nel calore della bella estate avevo indossato una leggera gelabiach bianca, stretta sulla vita da una ascia 'baiadera', e quando mi era stato vicino sentivo, attraverso la veste, lo sfiorare delle sue dita, il calore del suo contatto e - istintivamente - sentivo che bisognava evitare quelle vibrazioni fisiche che, quel giorno, non dovevano essere fra noi. Dovevo chiudermi isolarmi, essergli lontana, non con l'anima, ma con la carne. Indossai una vecchia veste egizia, di seta nera, coperta di velo ricamato da argento e serrata sul petto da un largo collare di pietre brillanti, pesanti e pungenti. Una cintura ornata di scarabei mi cingeva la vita e, per la pesantezza metallica, corazza dei tempi faraonici, mi faceva assomigliare ad una mummia acconciata per sarcofago. E' difficile che ad un uomo venga il desiderio di abbracciare una mummia.” (da "Una donna e Mussolini")

lunedì 1 ottobre 2012

Un quadro famoso e riciclato

Guernica, il celebre dipinto di Pablo Picasso, è un quadro riciclato. Fu infatti realizzato dall’artista molti anni prima del bombardamento tedesco della cittadina basca durante la guerra civile spagnola (1936-39). Come tutti gli spagnoli, Picasso amava le corride e rimasto colpito dalla morte del famoso torero Joselito, suo beniamino, decise di dedicargli un dipinto. Così alcuni anni dopo realizzò una grande tela gremita di figure tragicamente atteggiate, tra cui un toro decapitato e un cavallo sventrato (quello del matador), che titolò per l'appunto " Lamento en muerte del torero Joselito". Nel 1937, in piena guerra civile, il governo repubblicano-comunista, di cui Picasso era un fervente sostenitore, gli commissionò un quadro per ricordare, o meglio enfatizzare, le conseguenze del bombardamento tedesco avvenuto nei pressi della cittadina Basca di Guernica da esibire all'Esposizione Universale di Parigi prevista per l'anno dopo. Così il nostro artista riesumò il dipinto dedicato al torero e, apportati alcuni aggiustamenti, lo ribattezzò "Guernica" e lo cedette al governo alla modica cifra di 300.000 pesetas dell'epoca. Qualcosa come un milione degli attuali euro. In quegli anni di guerra civile, di morte e distruzione, le popolazioni pativano la fame e il nostro uomo, icona della sinistra proletaria, non ebbe scrupoli a intascare quella enorme somma che contribuì a fare di lui uno degli artisti più ricchi della storia. Da allora il celebre dipinto è diventato il simbolo per eccellenza della protesta dell'umanità contro la barbarie, tale da meritarsi una sala tutta per sé al Metropolitan Museum di New York dove migliaia di "pellegrini" per anni hanno sfilato in religioso silenzio, ignari o consapevoli di trovarsi di fronte ad un evidente falso storico che ha fatto ricco il suo autore. Altro falso storico è la vicenda che ha ispirato il quadro, ossia il bombardamento di Guernica. Secondo certa storiografia faziosa la cittadina Basca, il 26 aprile del 1937, fu rasa al suolo da un violento attacco dell’aviazione tedesca che voleva sperimentare nuovi aerei e nuove tecniche di bombardamento. Per puro sadismo i nazisti, che sostenevano il fronte monarchico del generale Franco contro quello repubblicano appoggiato da Stalin, decisero di effettuare l’azione di lunedì, giorno di mercato. La conseguenza di questo vile attacco su una pacifica e indifesa cittadina fu di 1654 morti e 889 feriti, in massima parte civili. Questa tesi, ancora oggi propagandata e riportata addirittura nei libri di testo, è stato smentita nel 2003 da un imponente volume di 600 pagine dal titolo “Los mitos de la Guerra Civil”, in cui lo storico Pio Moa, già militante nel Partito comunista spagnolo, ricostruisce con assoluto rigore la controversa vicenda. Recentemente il giornalista Rai Stefano Mensurati nel suo documentatissimo libro “Il bombardamento di Guernica", sfata definitivamente il mito di una cittadina immersa in un'atmosfera bucolica, colta di sorpresa e attaccata senza motivo e in maniera selvaggia. Guernica era in realtà un obiettivo militare. Distante una ventina di chilometri dal fronte, era sede di due fabbriche di armamenti, di un nodo ferroviario cruciale per i rifornimenti e di un ponte indispensabile ai repubblicani per ripiegare in difesa di Bilbao. Era presidiata da un contingente di 2.000 uomini e protetta da un sistema di batterie contraeree. Numerosi rifugi erano stati predisposti in previsione di possibili attacchi dall’alto. Ad effettuare l’incursione furono, quel 26 aprile del ’37, alcuni bombardieri tedeschi affiancati da una quindicina di velivoli italiani. L’obiettivo era il ponte di Renterìa, sul fiume Oca, che doveva essere distrutto per ostacolare il transito delle truppe repubblicane. Inevitabilmente (non c’erano ancora le bombe intelligenti) alcuni ordigni caddero nel centro abitato, infatti su 39 crateri individuati dalla ricognizione aerea, solo 7 risultano nell’abitato. I morti realmente accertati furono 126 e i feriti una trentina, numeri ben distanti da quelli propagandati. Le due fabbriche di armi, poco distanti dall’abitato, non furono neanche sfiorate dagli ordigni (se fossero state colpite il numero di vittime sarebbe stato molto maggiore) segno che l’obbiettivo non era il paese e né tantomeno i suoi abitanti. Altra interpretazione truffaldina riguarda le famose fotografie che ci mostrano una città semidistrutta. Fu invece appurato che furono proprio i miliziani anarchici, durante la loro ritirata, a far saltare con la dinamite, di cui disponevano in abbondanza (siamo nelle Asturie, terra di miniere) gran parte degli edifici per ostacolare l’avanzata delle truppe franchiste, il fuoco delle abitazioni in legno fece il resto. La stessa tecnica fu poi adottata dai sovietici durante l’invasione tedesca della Russia. Un aspetto sconcertante riguarda la presunta crudeltà dei tedeschi che per infierire sulla popolazione civile, dicono gli storici partigiani, decisero di effettuare l’incursione di lunedì, giorno di mercato. Tesi completamente falsa perché il mercato (che fra l’altro quel giorno era stato soppresso) terminava a mezzogiorno, mentre l’azione italo-tedesca si svolse a partire dalle 16 e 15. Come si è giunti a uno stravolgimento dei fatti così clamoroso lo possiamo comprendere leggendo la cronaca di quei giorni attraverso l’unico corrispondente di guerra presente che, come a volte avviene ancora oggi, seguiva gli avvenimenti bellici da una comoda stanza d’albergo a debita distanza dal fronte. Si tratta dell’inglese George L. Steer il quale lavorando di fantasia, venuto a sapere che il lunedì era giorno di mercato, scrisse da Bilbao la cronaca degli avvenimenti descrivendo le inermi massaie e i vecchi contadini morti sotto le bombe tedesche e il mitragliamento a volo radente. Peccato che quel giorno il mercato non si tenne. Tuttavia, nonostante si capi fin da subito che la corrispondenza non era il resoconto oculare, ma il parto di una mente fantasiosa, la cosa venne accetta come vera. Il motivo è semplice: faceva comodo sia alla propaganda comunista per coprire le malefatte dei rossi ai danni dei cattolici perseguitati e massacrati a migliaia, sia a quella del governo britannico impegnato a convincere l’opinione pubblica della necessità di sostenere le ingenti spese per il riamo al fine di fronteggiare il potenziale bellico che i tedeschi hanno dimostrato di possedere a Guernica, anche se a essere impiegati erano dei normalissimi apparecchi come il trimotore Junkers-Ju-52 e non certo i modernissimi Stukas. Scorrendo su internet è sorprendente notare come questo duplice falso storico (il quadro milionario riciclato di Picasso e la ricostruzione artefatta del bombardamento di Guernica) sia invece comunemente accettato come verità assoluta. Evidentemente certi miti che hanno fatto la fortuna (è il caso di dirlo) di qualcuno e di una parte politica a corto di idee, non si toccano. La verità può attendere. Chissà se a qualche artista contemporaneo un giorno verrà in mente di dipingere un quadro per ricordare i bombardamenti terroristici alleati sulle città italiane e tedesche sul finire della guerra, le bombe atomiche sul Giappone prossimo alla resa, il napalm sui villaggi vietnamiti e gli ordigni al fosforo che fecero strage di civili a Falluja in Iraq? E chissà se esiste un governo disposto a sborsare un milione di euro per acquistarlo, come avvenne per il fortunato quadro di Picasso? Mah. Gianfredo Ruggiero, presidente Circolo Culturale Excalibur - Varese All.to: versione stampabile