lunedì 11 giugno 2012

L'atto finale della distruzione del Castejon con il suo altare megalitico

L'ultimo atto, in parallelo a Castel San Pietro, si sta consumando in sordina per i soliti miseri interessi di qualche ottuso costruttore pronto a spargere cemento sui resti (tutt'ora presenti) della sacralità arcaica. Dopo la lottizzazione degli anni ’80 si sperava che le rimanenti parti ancora integre del castelliere fossero state salvaguardate per le generazione a venire, ma il menefreghismo è totale, bisogna edificare anche in questi momenti di crisi. L'ignoranza e di casa sia nel potere politico sia in quello tecnico. Questa è la prova del degrado totale che questa società ha toccato. La gru è ormai installata sul Castelon di Colognola ai Colli e sta dimostrare in maniera precisa l'inizio dei lavori. La determinazione nel distruggere definitivamente l'ultimo monumento megalitico carico di sacralità e ignorato da tutti gli organi competenti alla salvaguardia è determinata. Per essere buoni possiamo usare il termine insensibilità, ma credo nella cattiveria organizzata verso questo manofatto simbolo unico di una religione antica legata al Sole e ai ritmi celesti. Ecco i transennamenti che ormai siamo abituati a vedere anche a Castel San Pietro, con le ruspe e la distruzione programmata del mondo arcaico pagano. Siamo consapevoli della nostra impotenza, possiamo solo commentare questi fatti incresciosi. Ma il BEL PAESE sta andando "remengo" anche per questo. Riporto il mio vecchio post inserito sempre su questo blog di VENERDÌ 27 MARZO 2009, titolato: La distruzione annunciata-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-. Il Castejon di Colognola ai Colli Giovanni Solinas seguì con grande apprensione e denunciò le vicissitudini della sistematica distruzione della collina, che era chiamata dagli abitanti della zona di Colognola ai Colli:<< Castejon >> Questa collina che potremo annoverare fra il complesso organizzato dei castellieri che dalla Lessinia si dislocano verso valle, in questo caso a ridosso della Postumia, era un importante insediamento abitato già dal XIV sec. a.C. Attraverso gli intrallazzi di Sindaci, Speculatori,Archeologi, Contadini ecc. si e perpetrato la devastazione del più bell'abitato di origine protostorica esistente in Italia un crimine contro il patrimonio dell'umanità. Con l'immagine di come era negli anni sessanta Qui sotto come era negli anni novanta Il seguito lo stiamo vedendo: sarà distrutto tutto, ma proprio tutto! quale futuro possiamo avere?

1 commento:

francesco casaretti ha detto...

Caro Luigi, ho letto attentamente il tuo appello e condivido pienamente la tua preoccupazione. Quello che sta succendendo in Italia riguardo a importanti siti archeologici è veramente tragico.
Francesco Casaretti