domenica 29 aprile 2012

L'ultima lettera di Gheddafi a Berlusconi

Premetto che non ho mai stimato Gheddafi, agevolato nel colpo di stato dagli americani e che inoltre (per i legami italiani con Libia) fu anche in Italia all'Accademia di Modena. Un ingrato che ci costrinse a riportare in patria anche i corpi dei nostri morti in Libia.
l'ultima lettera di gheddafi a BerlusconiCaro Silvio------- ti faccio pervenire questa lettera per il tramite di tuoi concittadini, venuti in Libia per portarci il loro sostegno in un momento così difficile per il popolo della Grande Giamahiriya. Sono rimasto sorpreso dall’atteggiamento d’un amico con cui avevo già siglato un trattato d’amicizia favorevole ai rispettivi popoli. Avrei sperato, da parte tua, che almeno t’interessassi ai fatti e tentassi una mediazione, prima di dare il tuo sostegno a questa guerra. Non ti biasimo per ciò di cui non sei responsabile, perché so bene che non eri favorevole a quest’azione nefasta, che non fa onore né a te né al popolo italiano. Ma credo che tu abbia ancora la possibilità di fare marcia indietro e di far prevalere l’interesse dei nostri due popoli. Stai certo che io ed il mio popolo siamo disposti a voltare e dimenticare questa pagina nera nelle relazioni privilegiate che legano il popolo libico e il popolo italiano. Ferma i bombardamenti che uccidono i nostri fratelli libici ed i nostri figli. Parla con i tuoi amici ed alleati affinché cessi quest’aggressione contro il mio paese. Spero che Dio onnipotente ti guidi sul cammino della giustizia

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