venerdì 7 maggio 2010

Il cervo






Il cervo è il simbolo della rigenerazione vitale, per il rinnovarsi periodico delle sue corna, che sono paragonate anche ai rami degli alberi per il loro valore allegorico di sviluppo e di unione tra le forze superiori e quelle inferiori. Quindi le corna sono il simbolo della longevità e del ciclo delle rinascite successive. Nella leggenda greca di Ciparisso, la morte del cervo è all’origine del cipresso, simbolo dell’immortalità e dell’eternità. Da tempi antichissimi nell’area circumpolare il cervo è associato al simbolismo del sole e della luce, incarnandone gli aspetti di creazione e civilizzazione. Il cervo è contrapposto nel simbolismo al toro, elemento della forza cieca generatrice e tipico delle precedenti civiltà matriarcali. Il cervo in questa contrapposizione assume l’emblema di animale tipico della civiltà indoeuropea. È il principio paterno che si scontra con la “civiltà della madre”; la virilità olimpica contro il mito taurino e materno della fecondità. In Grecia era consacrato a dei della purezza e della luce, come Apollo e Atena. Nella tradizione germano-scandinava, il cervo riveste un carattere negativo, visto come principio malefico poiché tenta di distruggere l’albero originario. Secondo una leggenda quattro cervi brucano incessantemente i nuovi germogli del frassino Yggdrasil, per indebolirlo e impedirgli di crescere rigoglioso.

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