martedì 3 novembre 2009

Alda Merini e i troppi preti in veneto

Risultati immagini per alda merini tanti preti
Scrive la poetessa:

I veneti hanno la fortuna di avere una lingua che è poesia in se,
una musica perfetta, peccato che ci siano troppi preti a usarla,
quella lingua.
"Amo la Vostra regione (il veneto), ma quanti preti"

Scrive ancora la poetessa Alda Merini:
Il successo.....ma abbiamo pagato, pagato caro, con il male. Eppure si deve sapere che la poesia non nasce dal dolore, dal male, dal male non nasce nulla. La poesia nasce dalla gioia ed è destinata agli altri. Che senso avrebbe la vita se non fosse regalata agli altri.

L'anima ha mille sentieri e soprattutto
mille tentazioni nascoste.
Non c'è un esempio valido per l'anima
che non sia grato agli dei e che non voli
oltre ogni causa possibile. Se un'anima
è franca, se ha conosciuto il valore e il
peso della morte, conosce le radici della
vita e sa che sono amare ma salutari.
Non esiste una medicina né per l'amore
né per l'anima, né per il dolore, perché se
il dolore è una vetta improvvisa che sorge
improvvisamente nel cuore, la morte cerca
di renderlo eterno e di farne un languore
umano.
Ma la morte non è una nemica, è soltan-
to un grande filantropo che ama gli uomini
e un grande filologo che conosce la natura
delle parole. Eppure ogni anima è al di so-
pra di queste occasioni e di questi travesti-
menti.
Ciò che vale nell'anima è la nudità, la non
presenza di tutte quelle onorificenze che ti
destinano alla morte.
L'anima ha la semplicità dell'acqua ed è
la prima natura dell'uomo. Naturalmente
teso verso questo embrione di rinascita
ogni uomo cercherà nell'anima un tempo
che non potrà incontrare se non dopo la
morte, che è l'unica occasione per diventare
nuovamente anima.

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